Torna, dopo sette anni, il torneo dei rioni di Ponte Buggianese

Dopo sette anni, torna il torneo di calcio dei rioni di Ponte Buggianese, con una nuova formula e regole più stringenti. La competizione, nata nel 1986, promette di riaccendere la passione calcistica della comunità locale.

Torna, dopo sette anni, il torneo dei rioni di Ponte Buggianese

Torna, dopo sette anni, il torneo dei rioni di Ponte Buggianese

Torna, dopo sette anni di assenza, il torneo di calcio dei rioni di Ponte Buggianese. Stasera alle 21 allo stadio Pertini si disputa la prima partita della manifestazione, fra il Centrosud Borghino, il cosiddetto "Disottino", e Casabianca-Albinatico-Fattoria. Sì perchè per i tempi ristretti della ripartenza è stato necessario accorpare i rioni delle frazioni, che adesso sono due.L’altro è l’Anchione-Vione. La quarta squadra è è il Centronord, il "Disopra". Cambia anche la formula: girone all’italiana con la finale il 12 giugno fra le due prime classificate. Le partite del girone si giocheranno il mercoledì e il venerdì. Ogni rione potrà schierare calciatori residenti nel rione o che vi hanno abitato negli ultimi anni. A volere la ripartenza è stato l’assessore allo sport Fulvio Rosellini in collaborazione con la società di calcio giovanile Ponte 2000. Il torneo dei rioni nacque nel 1986. E fu subito un grande successo. I pontigiani, anche quelli che non seguivano direttamente il calcio si appassionarono con spirito quasi paliesco. E il vecchio, ma sempre caro ai pontigiani, campo sportivo "Banditori" fu il teatro ideale per la manifestazione. La prima edizione a vincere il torneo fu, a sorpresa, la Casabianca, nonostante la disavventura capitata proprio alla vigilia al rione biancarancio. Il regolamento iniziale prevedeva la possibilità d’ingaggiare alcuni giocatori "stranieri", rispetto a quelli residenti. La Casabianca riuscì ad ingaggiare ’sottotraccia’ un giocatore della Pistoiese che all’epoca militava in C2. Ma il club arancione venne a conoscenza della cosa e bloccò tutto. La possibilità di ingaggiare "stranieri" creò una vera e propria "caccia" ai migliori dilettanti toscani. E non solo. Tanto che il Centronord, rione che non riusciva a vincere il torneo, nonostante partisse sempre favorito, per il suo primo successo arrivò ad ingaggiare un calciatore di serie A, il lucchese Massimo Barbuti, vincitore anche di una Mitropa Cup con l’Ascoli. Un torneo spettacolare e appassionante, che creò però una spirale che alla fine si rivelò insostenibile. Fino alla sospensione. Adesso la ripartenza.

N.G.