DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Terme ancora in tribunale, si attende il via libera all’avvio della liquidazione

Il professionista nominato dal giudice sarà operativo non prima di settembre. Poi serviranno almeno tre anni per completare le vendite

Una manifestazione dei dipendenti delle Terme di Montecatini (foto repertorio New Press Photo)
Una manifestazione dei dipendenti delle Terme di Montecatini (foto repertorio New Press Photo)

Montecatini Terme, 11 luglio 2023 – Dopo il via libera dei creditori all’omologazione, il piano di concordato in continuità delle Terme oggi torna nelle aule del tribunale fallimentare di Pistoia. La fase iniziale della procedura ormai è arrivata alla fine. L’udienza in programma davanti al giudice delegato Sergio Garofalo consentirà al collegio di emettere o meno la sentenza che ufficializza l’omologazione del piano di concordato in continuità. Salvo clamorose sorprese dell’ultima ora, non sembrano esserci particolari problemi all’orizzonte.

Il tribunale fallimentare, una volta emessa la sentenza di convalida, dovrà provvedere anche alla nomina del liquidatore. Questa figura procede così al soddisfacimento dei creditori sulla base dei requisiti risultanti dalla proposta, attraverso la liquidazione dei beni messi in vendita e all’accertamento di eventuali crediti contestati. La sentenza e la nomina dovrebbero essere rese note entro il 31 luglio. Dal giorno successivo infatti scatteranno le ferie per l’autorità giudiziaria fino al 31 agosto. Un mese e mezzo può essere significativo per una migliore conoscenza della situazione, anche se, di fatto, il liquidatore inizierà a essere operativo a settembre.

Il piano di concordato preventivo delle Terme prevede un periodo di circa tre anni per riuscire a vendere tutto il patrimonio immobiliare ancora a disposizione. I creditori, in base alle previsioni e alle classi di appartenenza, potranno arrivare a ricevere il 100% del dovuto, anche se questo momento non è certo uno dei migliori per il mercato immobiliare. A dicembre dello scorso anno la Regione ha approvato una legge che consentirà al socio di maggioranza delle Terme di presentare un’offerta da 16,4 milioni di euro per l’acquisto di Tettuccio, Regina ed Excelsior. Il Comune da parte sua è pronto a presentare un milione e mezzo per l’acquisto della Torretta, prezioso edificio ormai da anni in pessimo stato, che necessita di un rilevante progetto di recupero.

La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha presentato una manifestazione di interesse per le Terme Tamerici. E gli altri beni delle Terme? La fase delle vendite attraverso il liquidatore consentirà di stanare eventuali soggetti interessati. Molti in città invocano ancora l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto delle Leopoldine – dove il cantiere per la piscina è fermo da oltre 12 anni – con una gestione affidata a Quadro Curzio. Qualcuno parla anche di fondi di investimento internazionale: speriamo non si tratti di soggetti del genere di quelli che mandarono l’assegno previsto per entrare nella proprietà in pdf. L’originale non si è mai visto.