Oltre alla super bolletta anche il ricalcolo: 26mila euro in più

Brutta sorpresa per la gelateria di Filippo Serio: "Oltre al consumo effettivo mi è stato aggiunto anche quello dal 2018 a oggi"

Filippo Serio, titolare della gelateria di Monsummano con le bollette ricevute

Filippo Serio, titolare della gelateria di Monsummano con le bollette ricevute

Monsummano Terme, 4 settembre 2022 - Rincaro di 26mila euro sulla bolletta normale, che passa da 17mila a 43mila euro per nemmeno 6 mesi di attività. È quanto successo al titolare della gelateria Filippo a Monsummano, il primo ma probabilmente non l’unico a cui è arrivata la cartella dell’Enel con la brutta sorpresa. Allo storico gelataio sono arrivate lo scorso agosto due bollette, una di 35mila euro per l’attività da gennaio a giugno 2022 e l’altra di 7.570euro per luglio di quest’anno.

"La seconda cartella – spiega il titolare Filippo Serio – l’ho già respinta perché arrivata dopo la prima e con una scadenza incompatibile. La bolletta da 35mila euro invece è stata notificata il 12 agosto con scadenza di pagamento per il 7 settembre, tra pochi giorni. Non so come fare e spero di non dover arrivare a misure drastiche e cioè chiudere il bandone e mandare a casa 8 dipendenti".

Una gelateria storica quella di Filippo, che adesso deve fare i conti con un rincaro che riserva altre sorprese. Nella lettura della fatturazione è spiegato che oltre al calcolo sull’effettivo consumo di energia elettrica Enel ha aggiunto l’aumento calcolato indietro sui consumo fino a 4 anni fa, cioè fino al 2018.

"Il consumo effettivo di energia elettrica – spiega il gelataio – per la mia attività poteva aggirarsi intorno a 17mila euro come effettivamente è stato scritto sulla cartella. Tuttavia secondo quanto ho appreso da fonti legali il gestore non può applicare aumenti retroattivi se non fino a 2 anni indietro e non quindi 4 anni come invece è stato calcolato a me. Non è corretto anche perché in 4 anni io avrei potuto anche cambiare gestore".

Il tempo sta per scadere e Filippo non trova aiuto da nessuno. "Non c’è verso si poter parlare con nessuno – prosegue - sono andato al punto Enel nella vicina piazza ma la ragazza non mi ha saputo dare spiegazioni. Certamente secondo loro va pagata e basta. Non esiste nessuno di competente a livello pubblico che possa rispondere a delle domande e richieste di aiuto. Mi sono rivolto a una società di conciliazione, ma anche loro vogliono dal 30 al 35% sul quanto riescono a conciliare quando invece a pagare gli avvocati dovrebbe essere il gestore che risulta colpevole. Io ho 65 anni e non posso lavorare per pagare la bolletta della luce, che faccio, chiudo? Bisogna scendere in piazza a manifestare non ci resta altro".

Arianna Fisicaro