REDAZIONE MONTECATINI

"Subito un consiglio aperto sulla grave crisi"

Le minoranze compatte chiedono un’assemblea con la partecipazione delle associazioni di categoria e attaccano la giunta comunale

La minoranza compatta chiede un consiglio comunale aperto ai rappresentanti delle categorie economiche per decidere gli atti che il Comune, in rapporto alla sua partecipazione nell’azienda, può adottare per il salvataggio delle Terme.

Partito Democratico, Italia Viva, Movimento Cinque Stelle e Bagnaioli non si limitano a sollecitare l’assemblea. L’opposizione chiede "gli atti formali di stimolo verso il socio Regione per dare in affitto d’azienda Redi e Tettuccio e garantire la continuità dei servizi. Chiediamo anche la formale quantificazione dell’apporto dato dal Comune alle iniziative e alle cause delle Terme. Invitiamo i gruppi di maggioranza a partecipare a una riunione della commissione consiliare, aperta alle categorie economiche, per concordare senza indugio gli atti da proporre alla giunta che risulta inadempiente".

La minoranza ricorda la dichiarazione rilasciata il 26 gennaio scorso in consiglio regionale dall’assessore Stefano Ciuoffo. Questi sottolineò come "debba senza indugio essere individuata una procedura percorribile al fine di scongiurare il fallimento della società. Il nuovo indirizzo espresso dall’amministrazione regionale è nella direzione di dare mandato all’amministratore di avviare tutte le azioni volte a preservare il patrimonio societario per la tutela dei creditori e dell’area, quali una istanza di concordato preventivo in bianco funzionale alla predisposizione di un piano concordatario in tempi congrui al fine di limitare la perdita di liquidità, il quale preveda anche la cessione dei rami d’azienda funzionali all’esercizio dell’attività termale, eventualmente preceduti da un affitto dell’azienda stessa".

L’opposizione ricorda che "nel consiglio comunale dell’11 febbraio è stata espressa la scelta del concordato. La procedura potrà essere adempiuta con la liquidazione del patrimonio. Per l’interesse della città è necessaria la continuità dei servizi erogati da Redi e Tettuccio". La minoranza ricorda che il 28 aprile 2021 il consiglio comunale approvò all’unanimità la mozione che impegnava la giunta, da cui proveniva espressa volontà di agire in questo modo, a intervenire per il salvataggio dei beni termali con proventi dell’ente, senza impegno di spesa, con opportune manovre.

"A distanza di un anno – attacca l’opposizione – nessuna manovra è stata fatta. Tutti i tentativi di coinvolgimento di attori privati tramite bandi pubblici sono falliti e nessuna nuova iniziativa a evidenza pubblica è stata avviata. I due partiti di maggioranza consiliare e di governo, Lega e Fratelli d’Italia, propongono come impegno pubblico esclusivamente iniziative eventualmente spettanti ad altri enti, come le continue richieste di acquisto del Tettuccio da parte della Regione".

Daniele Bernardini