
Sandra Milo (foto Ansa)
Monsummano Terme (Pistoia), 30 gennaio 2024 – Era nata a Tunisi, ma non sono pochi che la ricordano da piccola frequentare l’asilo dalle suore a Monsummano Terme, dove si trasferì nel 1936 e dove ha vissuto l’infanzia a partire dai 3 anni, fino al trasferimento a Vicopisano dalla zia.
La notizia della morte di Sandra Milo, al secolo Salvatrice Elena Greco, ha fatto tornare alla mente antichi ricordi nei più anziani della città. La musa ispiratrice di Federico Fellini ha infatti vissuto nella Monsummano che è stata tra il 1700 e il 1900 una sorta di incubatrice di personaggi dell’alta intellighentia come merita ricordare tra gli altri gli intellettuali Giuseppe Giusti, Abate Carli, la famiglia Martini, della cultura e dello spettacolo, come Ives Montand (al secolo Ivo Livi) o Sandra Milo. Una incubatrice alla quale nessuno di loro ha più fatto ritorno.
Secondo le testimonianze delle vecchie memorie storiche di Monsummano Sandra Milo abitava con la mamma proprio in via Abate Carli vicino al centro storico, nella casa della nonna, una Casciani che si narra discendesse da una delle sette famiglie, tra cui anche quella dei Livi a cui apparteneva Ives Montand, che avevano contribuito alla fondazione di Monsummano. Un’infanzia quella dell’attrice di cui ormai si sono quasi del tutto perse le tracce insieme agli ormai scomparsi o troppo vetusti possibili testimoni di quei tempi, specialmente dopo il trasferimento della piccola Salvatrice Elena dalla zia a Vicopisano, luogo che dovette lasciare per un nuovo trasferimento.
Nonostante Monsummano sia stato teatro e fucina di personaggi dello spettacolo, di Sandra Milo si sono perse le tracce. Qualcuno ricorda quando lei raccontava che la sua nonna, la alta e magra Alberta Casciani le diceva sempre "testoon de’ Livi" facendo riferimento alla famiglia di Ives Montand, quando lei non capiva le cose più semplici e elementari. Secondo quanto emerso non fu mai protagonista come altri personaggi dello spettacolo degli anni ‘60 e ‘70 al Festival della Canzone che Alfio Magrini organizzava ogni anno e che vide dare la luce alla prima esibizione in Italia di un allora emergente David Bowie. Come Ives Montand non aveva più voluto tornare a Monsummano dopo la fuga in Francia per le persecuzioni durante la guerra, anche della Milo non si sono più avute tracce, almeno ufficialmente. La Milo ha fatto una delle ultime apparizioni in Valdinievole a Montecatini nel 2019 per ricevere un premio alla carriera al Festival del cortometraggio nel 2019.