GRAZIA SANFILIPPO
Cronaca

Quadro difficile, grave incertezza. Guerre e dazi: pesanti ricadute

Istituzioni chiamate in Camera di Commercio per la presentazione dei dati relativi all’anno 2025. Il presidente Guasconi: “La provincia di Siena in sofferenza. Dominano tensioni internazionali e politiche”

Il questore Ugo Angeloni, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il rettore Roberto Di Pietra

Il questore Ugo Angeloni, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il rettore Roberto Di Pietra

Siena, 21 giugno 2025 – Osservare, capire, agire. Questi i verbi che meglio sintetizzano la 23esima giornata dell’Economia 2025 in occasione della quale sono stati presentati i principali indicatori sociali, economici e demografici della provincia di Siena. Evento, moderato dal caposervizio de La Nazione di Siena Michela Berti, è frutto della collaborazione tra Camera di commercio Arezzo-Siena, Università e Fondazione Monte dei Paschi. “Ci troviamo in una situazione di gravissima incertezza e di profonda instabilità – ha detto il presidente Massimo Guasconi – dove dominano tensioni internazionali e politiche. Quest’incertezza si ripercuote sul quadro economico internazionale e locale”.

“Anche Siena – ha continuato Guasconi – subisce le conseguenze di queste vicende. A pagarne le spese è soprattutto l’export, con prodotti come vino, farmaceutica e camper”. Carlo Rossi, Presidente Fondazione Mps: “Un elemento di preoccupazione è legato al tema del lavoro, in termini di perdita dei posti complessivi e della crescita ore di cassa integrazione. Grande attenzione per giovani e famiglie, perché stando a dati nazionali – come il rapporto Caritas Italiana – si confermano come le fasce più vulnerabili della nostra società”. “Due atteggiamenti” ha ricordato il Presidente Mps “sono fondamentali: da un lato bisogna ascoltare tutti i fenomeni della nostra comunità e tentare di comprenderli. Dall’altro, bisogna farsi strumento facilitatore di relazione e di messa in comune delle risorse, nel tentativo di cambiare le cose”. 

Poi il rettore Roberto Di Pietra “numeri, dati, statistiche sono importanti perché ci restituiscono i primi esiti di un quadro internazionale che è deteriorato, in cui gli operatori economici sono tenuti a fronteggiare una forte incertezza. Viviamo in un contesto geopolitico fluido, poiché molto è stato messo in discussione della convivenza pacifica che abbiamo vissuto durante gli ultimi 70 anni”.

“Per questo motivo – ha continuato – la sollecitazione che ripongo è che le cifre e i trend ci permettono di avere una prospettiva a breve termine ma è fondamentale elaborare una visione. Dobbiamo allenarci ad avere una visione che vada oltre l’interpretazione dei dati e che agisca in maniera simile alla demografia: così come gli studi demografici ragionano per scale temporali di 20 o 30 anni, allo stesso modo bisogna che iniziamo ad avere una visione di Siena e della sua provincia nel futuro”.