REDAZIONE MONTECATINI

"Porteremo la protesta a Firenze"

Dipendenti delle Terme in stato di agitazione: "La società e la proprietà devono riceverci entro 10 giorni"

I dipendenti delle Terme scendono in stato di agitazione. Se la proprietà e l’amministratore Alessandro Michelotti non convocheranno i rappresentanti sindacali entro dieci giorni, sono pronti a manifestare sotto la sede della Regione a Firenze. La protesta nasce in seguito all’istanza di liquidazione giudiziale avanzata dal pool di banche guidate da Bnl per 27 milioni di euro.

È questo il risultato dell’assemblea unitaria del personale, tenuta ieri con i rappresentanti sindacali. Il personale è disponibile anche ad attuare un pacchetto di otto ore di sciopero, se le richieste non saranno soddisfatte. Il consiglio regionale intanto, in sede di approvazione del Documento di programmazione economica-finanziaria, ha respinto una mozione della minoranza che prevedeva il ripristino della strategicità delle Terme. Un segnale senza dubbio negativo.

"Meno male che ci sono i quotidiani locali – commenta Angela Bigheretti di Uil-Tucs – altrimenti per noi è difficile sapere che cosa sta succedendo all’interno dell’azienda. A luglio, durante una videoconferenza con la Regione, chiedemmo se poteva esserci il rischio che le banche facessero qualche azione per riavere i soldi. Ci dissero di non preoccuparci, perché erano in corso frequenti contatti. Non riusciamo nemmeno a capire se il contratto per affidare Tettuccio e Redi alla Croce Rossa sia stato concluso o no".

Simone Pialli di Fisascat-Cisl ricorda che "l’eventuale manifestazione sotto la sede della Regione è l’extrema ratio. Ci auguriamo che sia possibile essere ricevuti dalla proprietà nel giro di pochi giorni".

Alessandro Cartei di Filcams-Cgil è contrariato dal modo in cui l’azienda tiene i rapporti sindacali. "Siamo costretti ad apprendere le notizie dai giornali – dice – di un imminente passaggio dei lavoratori di Tettuccio e Redi alla Croce Rossa, di cui non si sa più niente. Abbiamo scoperto che c’è un’istanza di fallimento. Siamo in stato di agitazione con otto ore di sciopero e non escludiamo di andare a Firenze a protestare, tra le varie opzioni, se non saremo ricevuti". Dopo l’eventuale approvazione del bilancio, si ipotizza già il nome della commercialista fiorentina Sandra Bianchi (già consulente dell’azienda) al posto di Michelotti.

Daniele Bernardini