
Daniele Narducci mostra una parte dei libri della collezione Marinelli giunti a Collodi (Foto Goiorani)
Pescia (Pistoia), 27 aprile 2018 - La biblioteca della Fondazione Nazionale Carlo Collodi si è arricchita di una collezione di quasi mille volumi, tutta incentrata su Pinocchio. La raccolta fu iniziata dall’avvocato Oddo Marinelli, giornalista e membro dell’Assemblea Costituente italiana, proseguita dal nipote, Alberto Volpe, già punto di riferimento della medicina legale delle Marche centrali e membro del Bureau Medico Internazionale per il riconoscimento dei miracoli di Lourdes.
Edizioni complete, riduzioni illustrate per bambini, fumetti e trascrizioni in braille, in italiano, in varie lingue del mondo e in vari dialetti: anche un Pinocchio in russo tradotto da un discendente di Lev Tolstoj, Aleksej Nikolaevic Tolstoj, una riduzione del libro di Pinocchio meglio conosciuta come 'La chiavina d'oro', uscita in Russia in un'epoca in cui la stampa delle Avventure di Pinocchio non era consentita) e poi quello in bergamasco, e quello in sardo, Is contus de Opineddu. Marinelli doveva avere una grande passione per il burattino di Collodi, tanto che fu tra i promotori della realizzazione della statua di Pinocchio ad Ancona, opera dell’artista Vittorio Morelli, inaugurata il 30 maggio 1954. La collezione fu poi ampliata dal nipote, cui passò iure hereditatis, e conta 950 volumi, raccolti tra il 1902 e il 2010.
"Siamo assolutamente felici per questa donazione avvenuta inoltre in modo spontaneo da parte degli eredi di Marinelli – ha detto il direttore della Fondazione, Daniele Narducci –, che hanno pensato di far custodire questa bella collezione alla più grande biblioteca Collodiana che esista. Stiamo inoltre ampliando il Parco di Pinocchio dove è previsto un luogo per la consultazione dei libri. I doppioni verranno messi dunque a disposizione per le consultazioni da parte di scolaresche e visitatori fornendo, grazie a ciò, un’opportunità in più rivolta agli amanti di Pinocchio grazie a questa donazione".