Monsummano Terme, 12 gennaio 2016 - E' uno scenario da far west quello che si è consumato nella zona umida del Padule di Fucecchio e che lo stesso Rinaldo Vanni, nella duplice veste di presidente della provincia e dimissionario come vertice del centro di ricerca e documentazione e come sindaco di Mosnummano, ha voluto denunciare pubblicamente. «Grave azione – scrive Vanni – verso la riserva naturalistica del Padule . Scellerati vili hanno usato bengala e richiami per uccelli (registratore) proibiti per spaventare e far uscire dalla riserva gli uccelli. Questi vili fanno male ai cacciatori, sono solo dei mercenari venatori. Queste azioni vanno in senso opposto alla ricerca di un equilibrio del nostro Padule. Il Padule è di tutti non di qualcuno!!!». Il grave gesto di inciviltà e di mancanza di rispetto non solo verso il patrimonio naturale ma anche verso lo stesso mondo venatorio sarebbe successo domenica, verso la metà del pomeriggio. «Mi hanno chiamato – continua Vanni – informandomi che stavano sparando dei bengala segnaletici verso la riserva dai chiari dove ci sono zone di caccia. Praticamente dopo che li avevano sparati per far alzare in volo gli esemplari, mi è stato riferito che hanno fatto partire i richiami animali registrati, che sono anche proibiti con l'intento di scovare in volo gli uccelli e poi poterli così abbattere».
Un comportamento questo, del tutto illegale che potrebbe portare a conseguenze molto pesanti sugli autori, o sull'autore del fatto e che urtroppo si va ad inserire in un momento particolarmente delicato per il destino del Padule di Fucecchio e della gestione della stessa area umida oltre che del centro di ricerca. «Io sono figlio di cacciatore – conclude Vanni – e conosco e rispetto la categoria ma credo che l'attività venatoria, che pure deve essere tutelata, debba anche essere protetta da questi soggetti criminali che sono solo mercenari venatori.I soliti furbi. Qualcuno pensa che eliminando il Centro sia dato il via libero all'anarchia dei comportamenti nel Padule ma si sbaglia di grosso perché è nell'interesse della zona umida stessa che ci sia spazio per tutti. Chiedo dunque che si faccia un cordone sanitario rispetto a questi soggetti criminosi e a seguire una necessaria verifica sulle azioni prodotte da questi mercenari venatori per i quali o per il quale sarà fatta una relazione circostanziata e sarà mandata a chi di competenza».
Quella di domenica pomeriggio purtroppo pare non essere la prima volta che soggetti malintenzionati usino tali strategie illegali venatorie per cacciare abusivamente in Padule. Certo è che il momento è delicato per la zona umida nostrana che è una delle più importanti revisioni e che è al momento sogetta ad una profonda revisione dell'organizzazione e soprattutto della riprogrammazione della gestione. Anche per questo Vanni risponde alle accuse dei 5 stelle, liquidandone le illazioni sulla malgestione delle economie del centro di ricerca dicendo «I 5 stelle sono disattenti e sicuramente disinformati. A loro interessa più far polemica che non entrare in merito della vicenda. Sul centro il Cda non è in grado di formare un bilancio di previsione 2016, ci sono tanti problemi e non si può lanciare strali accusatori senza cognizione di causa e senza essere documentati».