
Una partita di calcio a 5 (foto di repertorio)
Prima lo ha dileggiato per tutta la partita, apostrofandolo in ogni modo e urlandogli dietro che era una "scimmia" reiterando gli insulti ma non immaginandosi che, nei suoi confronti, fosse già pronto un Daspo della durata di cinque anni. Poi l’autore del fatto, risultato essere un 21enne pesciatino, è stato raggiunto in queste ore dal provvedimento restrittivo dopo che aveva partecipato come spettatore nella sera di San Valentino alla partita di calcio a cinque fra l’Asd PMP Crystal di Monsummano e il Montalbano Cecina di Larciano, campionato di Serie C2, con la partita che si disputava a Monsummano.
Secondo quanto diffuso dalla Questura pistoiese, infatti, il giovane avrebbe rappresentato un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza. Questo ragazzo, presente in tribuna assieme agli spettatori, ha reiterato queste frasi lasciando un po’ tutti sbigottiti come, per esempio, "alzati scimmia" in riferimento al giocatore finito per le terre. Frasi che ovviamente sono state udite da tutti i presenti durante il match, tanto da indurre il ragazzo destinatario degli insulti, a fine partita a chiedere spiegazioni al coetaneo, constatando successivamente anche dei danni subiti alla carrozzeria dell’auto.
Dopo l’episodio, è iniziato il lavoro della Digos di Pescia e della Divisione Polizia Anticrimine per individuare le condotte del responsabile grazie anche alla collaborazione da parte del giovane calciatore extracomunitario fatto oggetto delle offese e dello staff della squadra di calcio del PMP Crystal di Monsummano Terme. Va anche detto che, nella circostanza, il 21enne pesciatino è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale con il divieto di accesso a tutti i luoghi dove si svolgono partite di calcio per i prossimi cinque anni.
Nel commentare i fatti, il Questore di Pistoia Marco Dalpiaz fa riferimento come sia la prima volta che in provincia avvenga un qualcosa del genere. "Questa condotta tenuta – afferma il Questore – presenta evidenti connotati di carattere razzista, trovando radice soltanto nello spirito di odio ed avendo quale unico fine quello di ghettizzare determinate persone in ragione del colore della pelle. Umanamente l’auspicio è che questo ragazzo si renda conto della gravità della propria condotta".