
Fumata nera per Montevettolini, che ha perso la sfida dei finanziamenti ai borghi storici previsti dal Pnrr. I 20 milioni di euro sono infatti andati a Castelnuovo in Avane, meglio conosciuto come Castelnuovo dei Sabbioni, a Cavriglia. Degli 11 progetti presentati alla Regione Toscana, tra cui c’era anche quello che l’amministrazione De Caro aveva stilato con il dirigente comunale Antonio Pileggi per il borgo medievale dalla cui unione con il vicino colle nacque Monsummano, è stato Castelnuovo dei Sabbioni, paese minerario teatro di un tragico eccidio nazista, a vincere i 20 milioni messi a disposizione dal Mibact dal Pnrr. Social housing, valorizzazione del museo e creazione di un auditorium, spazi per residenze per gli artisti che dal tutto il mondo arrivano ogni anno per partecipare al simposio di scultura Pietra Sublime in un antico edificio liberty da restaurare, tra i lavori da portare avanti entro il 2026 per la riqualificazione del borgo, che ospita una centrale termoelettrica. Niente da fare nemmeno stavolta per Montevettolini, che da 360 abitanti negli anni ‘70 ne conta oggi solo 160, dove resta ora, oltre l’intrinseca bellezza del paesaggio, solo la chiesa, la scuola elementare e il castello dei principi Borghese, come residenza privata. Il era già stato depauperato dei servizi quando Poste Italiane decise di chiudere le sedi periferiche. Mentre poche ormai sono le iniziative al palazzo del podestà e resta incerto anche il futuro del convento della suore passioniste, che già era stato oggetto di una gara sociale per il recupero durante la precedente amminsitrazione, ma andata a vuoto. Secondo il progetto proposto dall’amministrazione di Monsummano i 20 milioni sarebbero dovuti servire anche a incentivare l’ospitalità diffusa nei vari appartamenti ormai sfitti e rilanciare il turismo. "Il progetto che abbiamo depositato in Regione Toscana – aveva spiegato nei giorni scorsi il sindaco Simona De Caro – ha il nome Montevettolini sulle ali dell’Airone, perché Airone è il progetto pilota a livello nazionale, seguito in Toscana dalla facoltà di sociologia dell’università di Firenze che si occupa del percorso per i ragazzi orfani di femminicidio in cui noi tutti crediamo fortemente. Naturalmente questo non sarà solamente un centro Airone ma diventerà un centro culturale e sociale, un centro per tutta la comunità di Montevettolini". L’istituto che aveva ospitato le suore passioniste e che era per l’amministrazione il luogo simbolo del progetto di riqualificazione, sarebbe servito proprio a questo. Arianna Fisicaro