Il castello Querceta ha ospitato la presentazione dell’ultimo romanzo del professor Andrea Pellegrini, docente di lettere all’alberghiero Martini, pubblicato dall’editore Castelvecchi e dal titolo ’La rara felicità. Ungaretti in trincea’.
Il romanzo di Pellegrini (Premio Byron 2024) racconta la nascita del libro di poesia di Giuseppe Ungaretti, ’Il porto sepolto’, durante i mesi difficili del 1916. Sono infatti la memoria e la voce del cappellano del reggimento, ormai anziano, che fanno riemergere la storia del suo incontro sulle rive del fiume Isonzo col poeta-soldato Ungaretti. Fra piccole finzioni letterarie e numerosi documenti di archivio rimescolati riaffiorano nel romanzo l’amore, i dubbi di fede, l’amicizia e la poesia.
Di fronte a una platea numerosa e attenta, su questi argomenti hanno conversato con l’autore l’illustre professor Amedeo Bartolini e la professoressa Marta Merola (insegnante presso il Martini), che con una sottile analisi ha precisato i vari e profondi significati del Porto sepolto, l’opera capolavoro di Ungaretti. A leggere alcune pagine de La rara felicità la brava studentessa Chiara Matacena della classe 4A dell’Istituto alberghiero Martini.