REDAZIONE MONTECATINI

"L’Ora, inchiostro contro piombo" serie tv firmata da Stefano Lorenzi

L’idea della storia è nata dal regista chiesinese. "Ci pensai già otto anni fa a seguito di un documentario sul giornale di Palermo"

C’è un po’ di Toscana nella realizzazione della serie tv "L’ora - Inchiostro contro piombo", interpretata da Claudio Santamaria, coproduzione Rti-Indiana Production, che andrà in onda da domani 8 giugno in prima serata su Canale 5 per cinque settimane.

Un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo lavoro televisivo è stato ricoperto dal regista di Chiesina Uzzanese Stefano Lorenzi, da cui è nata l’idea della storia. Lorenzi ha curato la regia insieme a Piero Messina e Ciro D’Emilio; ha collaborato al soggetto di serie con Ezio Abbate, Claudio Fava e Riccardo Degni ed è stato nominato produttore esecutivo come riconoscimento alla creazione della serie.

La serie ha già suscitato interesse all’estero, dove si denuncia la mafia attraverso la voce dei giornalisti del quotidiano L’Ora di Palermo, che subì un attentato alla propria sede da parte di Cosa nostra nel 1958 proprio per aver condotto alcune inchieste sul fenomeno mafioso in Sicilia. La storia si dipana tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta.

L’Ora è stata una palestra di menti vivaci e giornalisti coraggiosi che, capitanati dal loro direttore Antonio Nicastro, interpretato nella serie da Santamaria, scovavano la notizia, la catturavano e la raccontavano ai lettori, esponendosi in prima persona, nonostante le ostilità di quei poteri conniventi con la malavita. Narra una storia non solo giornalistica, ma anche umana: l’epopea di coraggio e sangue di una banda di giornalisti, molti di loro giovanissimi e impazienti di cambiare le loro vite e quelle del loro Paese, a qualunque costo. Anche rischiando la loro stessa vita.

Con Lorenzi c’è un altro toscano, l’attore Maurizio Lombardi che ricopre il ruolo di Marcello Grisanti, giornalista braccio destro del direttore dlell’Ora. Nel cast anche Silvia D’Amico, Francesco Colella, Lino Musella, Fabrizio Ferracane.

"L’idea della serie nasce otto anni fa – spiega Lorenzi – in seguito alla realizzazione di un documentario sulla storia del giornale. Qui si racconta un punto di vista diverso sulla mafia. Non più quello dei cattivi e tanto meno quello delle forze dell’ordine, ma di un gruppo di giornalisti capitanati da un direttore arrivato da Roma a Palermo nel 1955 che decide per la prima volta nella storia del giornale L’Ora, della Sicilia e dell’Italia intera, di sbattere in prima pagina la parola mafia e i nomi e cognomi delle persone che facevano parte di quell’organizzazione criminale".

"Lavorare a questa serie – continua Lorenzi – è stata un’esperienza straordinaria. Sono stato quasi ogni giorno sul set e abbiamo avuto un gruppo di lavoro appassionato e umano. Autori, regia, attori e produzione hanno contribuito con totale dedizione per creare un prodotto di qualità. L’Ora è una serie che vuole restituire al presente, l’immagine nobile di quel giornalismo in cui gli articoli venivano dettati al telefono per essere trascritti e dove ancora era forte l’odore dell’inchiostro e delle rotative".