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’Lirica e pizza fanno parte di noi’ Lorenzo Lenzi si racconta: In quei personaggi ci rivediamo

Il giovane regista di Pieve è reduce dal successo della "Cavalleria Rusticana" al Pacini. Dal 2020 è direttore artistico del "Circolo Amici della Musica Alfredo Catalani" di Lucca.

PIEVE A NIEVOLE

di Giovanna La Porta

Ha sfatato il mito del Nemo Propheta in patria. Il giovane regista pievarino Lorenzo Lenzi, senza alcun dubbio un ambasciatore dell’eccellenza della Valdinievole, ha registrato il tutto esaurito al debutto come regista al teatro Pacini di Pescia, con lo spettacolo "Cavalleria Rusticana", tratto dalla famosa opera di Giovanni Verga. Lenzi ha potuto esprimere, come sottolineato dal sindaco di Pescia Gilda Diolaiuti, le sue doti di regia in una delle opere più rappresentative del panorama italiano e riadattata in chiave lirica da Pietro Mascagni.

"Tante volte - dice Lenzi - mi è stato chiesto da dove sia nato il mio interesse per l’opera lirica e come tutto sia iniziato e ogni volta mi trovo in difficoltà, quasi in imbarazzo, a rispondere. Nonostante non neghi di aver avuto famigliarità con essa (essendo stata mia nonna una discreta appassionata al genere), credo che l’opera faccia storicamente parte di ognuno di noi, che come la pizza sia profondamente inserita nel nostro bagaglio genetico e culturale e che ci rappresenti. Questo è, infatti, l’unico motivo per il quale un’opera d’arte totale - fatta di teatro, musica, pittura, danza e parola - può essere sopravvissuta, con continui aggiornamenti, per secoli, nonostante la sua natura effimera di spettacolo che si esaurisce nel momento stesso in cui va in scena. E proprio dall’eternità delle opere e delle loro storie parte il costante studio di cantanti, musicisti, direttori e registi, alla ricerca di nuovi messaggi nascosti nello spartito e nei libretti, che rivelino un collegamento tra la loro epoca e la nostra contemporaneità. Perché l’opera ci affascina? Perché quei personaggi siamo noi, in un’altra epoca e in un altro contesto, certo, ma i loro sentimenti, i loro desideri, i loro problemi (aggiornati e liberati dagli orpelli poetici) sono i nostri e il nostro compito è quello di trasmetterli, di farli rivivere e, nel migliore dei casi, di creare la catarsi. Quando ci commuoviamo, infatti, è proprio perché ci siamo identificati in quel personaggio, l’abbiamo ritrovato dentro di noi e l’abbiamo fatto riaffiorare attraverso le note e i versi dello spartito. Non dovrebbe far notizia quindi che qualcuno si senta legato all’opera, anzi dovrebbe essere il contrario. Torno sull’esempio della pizza: non è strano che piaccia, è strano se non piace a qualcuno".

Laureato con il massimo dei voti e lode in Drammaturgia Musicale alla facoltà di Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso l’università degli Studi di Firenze, consegue un Master in Regia Lirica alla Verona Accademia per l’Opera, dove si forma con musicologi e registi di fama internazionale come Quirino Principe e Mario Tedeschi-Turco, Lorenzo Mariani, Paul Curran, Leo Muscato, Stephen Medcalf ed Emilio Sagi. Nel 2019 stato impegnato al Festival Puccini di Torre del Lago e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e, nel 2022, è arrivato finalista del Concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta, sezione registi, con un progetto su La voix humaine di Poulenc. Tra gli ultimi impegni si ricordano: nel 2019, l’inaugurazione del Teatro Verdi di Pisa, assistente del regista Jacopo Spirei per l’opera L’Empio Punito di Alessandro Melani; nel 2020, la partecipazione all’"Estate Novarese", assistente di Renato Bonajuto ne Il barbiere di Siviglia di Rossini e al "Festival dei due mondi di Spoleto", assistente di Tom Volf per lo spettacolo Io Maria. Lettere e Memorie, interpretato da Monica Bellucci (ripreso a Venezia l’anno successivo); nel 2021, al Teatro Filarmonico di Verona, assistente di Alessio Pizzech nella nuova produzione di Zanetto di Mascagni e al "37° Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo", dove riprende il Gianni Schicchi di Giandomenico Vaccari e lo assiste nella nuova produzione de La traviata, oltre a presentare il Concerto di San Lorenzo con gli allievi di Donata D’Annunzio-Lombardi; nel 2022, oltre a tornare a Tagliacozzo per curare la presentazione di ben 3 concerti, è a Montespertoli assistente di Alberto Paloscia nel Rigoletto e, a Lecce, di Giandomenico Vaccari nella ripresa della Tosca con la regia di Renata Scotto. Quest’anno ha curato la regia di Cavalleria Rusticana per il teatro Alaleona di Montegiorgio e per il Pacini di Pescia.