LEONARDO MEACCI
Cronaca

Oggi il ’Dog Pride Day’. La leggenda del basket Basile: "Lotto contro il randagismo"

’Baso’ ha aperto con la moglie a Capo d’Orlando un centro che aiuta i cani

’Baso’ ha aperto con la moglie a Capo d’Orlando un centro che aiuta i cani

’Baso’ ha aperto con la moglie a Capo d’Orlando un centro che aiuta i cani

C’è grande attesa per la ventesima edizione del ’Dog Pride Day’, l’evento nato per rendere omaggio al miglior amico dell’uomo. Si parte domani alle 9.30 nella pineta di Montecatini con la consueta passeggiata e si andrà avanti fino alle premiazioni finali. La manifestazione non ha alcun scopo di lucro, bensì si pone come finalità il sostenimento del Canile Hermada. Ieri presso l’Hotel Belvedere si è svolto il secondo e ultimo appuntamento di questa stagione di ’Aspettando il Dog Pride’ con la leggenda della pallacanestro italiana Gianluca Basile (nella foto con la Clara Mingrino e la moglie Nunzia) come uno degli ospiti d’onore. In carriera l’ex giocatore tra le altre di Fortitudo Bologna e Barcellona ha vinto tutto, tra scudetti, Eurolega e un palmares ricco di successi con la maglia della nazionale (ricordiamo l’argento alle Olimpiadi 2004 e la medaglia d’oro agli Europei del 1999).

Ma perché proprio Basile in occasione di questo evento? Non tutti sanno che il cestista pugliese gestisce un’associazione di 40 cani a Capo D’Orlando chiamata ’Musetti Randagi’ insieme alla moglie Nunzia. "La situazione del randagismo è un tema particolarmente delicato, soprattutto al Sud – dice Basile –. Con mia moglie abbiamo cercato di capire come poter lavorare con i volontari di zona e abbiamo iniziato questo nuovo e stimolante percorso insieme".

"Le amministrazioni non sono interessate ad affrontare il problema del randagismo – sottolinea Basile –. La gente non capisce che siamo volontari e che una parte della nostra giornata dovrebbe essere dedicata a questa attività e invece arrivano le pretese. Vogliamo un cambiamento radicale per questo problema, a partire dalla mentalità della gente. Serve più sensibilità in primis e collaborare ognuno rispettando le proprie mansioni".

Leonardo Meacci