Le forze dell’ordine contro la malamovida

Le forze dell’ordine  contro la malamovida

Le forze dell’ordine contro la malamovida

L’abuso di alcol tra i più giovani è ormai una piaga sociale assai grave in Valdinievole. I ragazzi sentiti dal commissariato di Montecatini, dopo il ricovero ospedaliero per l’abuso di alcolici, hanno consentito di ricostruire un numero elevato di casi in cui la normativa relativa alla somministrazione è stata violata. Persino ragazzi con meno di 16 anni hanno avuto accesso alle bevute, pur dimostrando chiaramente la loro età anche senza dover mostrare documenti di alcun genere. Gli agenti del commissariato hanno scoperto l’ultimo caso di somministrazione a minorenni pochi giorni fa: il titolare aveva dato da bere a un ragazzo di più di 16 anni e se l’è cavata con la sanzione. A Monsummano, il Comune, scoperto un altro pubblico esercizio che dava alcolici ai ragazzi l’ha chiuso per 40 giorni. Le istituzioni, grazie anche alla spinta propulsiva del procuratore capo Tommaso Coletta e del questore Olimpia Abbate, non stanno fatto sottovalutando il problema. I controlli ci sono, ma sembra che i ragazzi stiano affrontando un periodo senza alcun punto di riferimento. Lungi da noi fare i moralisti, anche se i fatti degli ultimi anni parlano chiaro. È come se l’alcol riempisse le vite di diversi di loro, prive anche della capacità di distinguere il bene dal male. Lo dimostrano i due giovani impiegati che hanno ripreso lo stupro di gruppo come se fossero a Gardaland, ma anche gli studenti delle superiori che hanno ripreso i corpi delle persone morte sotto il treno alcune settimane fa, lasciano esterrefatti. Polizia di Stato, carabinieri e polizia municipale sono presenti per reprimere i reati. I giovani della Valdinievole però pare abbiamo bisogno di qualcosa di "diverso" che non li porti a capire più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Perché l’impressione ormai è questa: molti di loro pensano di vivere in un telefilm, senza regole.

Da.B.