
È stata la messa delle polemiche ad Avaglio, quelle divampate all’indomani dell’annuncio del parroco don Alessio Biagioni di voler benedire i fucili dei cacciatori. Acqua santa sui fucili che, alla fine, non è caduta. Il parroco ha presieduto la funzione a cui hanno partecipato tanti cacciatori, che hanno risposto in massa all’appello, insieme ai consueti fedeli della domenica. Nel corso dell’omelia don Alessio è tornato sull’argomento che tanto scalpore ha destato in tutta Italia la scorsa settimana. "La caccia è sempre esistita – ha annunciato don Alessio dall’altare della chiesa di San Michele –, ma il Ministero della Chiesa non l’ha mai considerata a parole. Eppure, la caccia ci ricorda del peccato originale, di quel dualismo imperfetto tra uomo e natura che da sempre ha portato l’uomo a cacciare per procurarsi il cibo. La caccia, non il bracconaggio, è anche attenzione alla natura. Non dico nulla di nuovo: qui ad Avaglio saremo invasi dai cinghiali senza i cacciatori, ci sarebbero dei problemi. Sapendo che nella mia parrocchia ci sono così tanti cacciatori ho pensato che sarebbe stato opportuno benedire non solo loro, ma anche gli strumenti che utilizzano, che fanno bene al nostro territorio. Non era mia intenzione benedire i fucili in quanto tali. Preghiamo il Signore che ci aiuti a comprendere sempre la sua volontà e a seguire il suo amore".
Fuori dalla chiesa carabinieri e polizia municipale per garantire l’ordine pubblico in caso di contestazioni. Striscioni, proteste e ambientalisti, tuttavia, non si sono visti nella domenica mattina di Avaglio. I parrocchiani sono tutti con don Alessio. Tra di loro molti cacciatori.
"Quella degli ambientalisti è un’ipocrisia bella e buona – ci dice un signore prima della funzione –. Sarebbe ora la finissero, è una polemica strumentale che hanno fatto scattare attaccando il nostro parroco. Le sue intenzioni erano buone e io lo sostengo fermamente. Avrei fatto benedire anche i fucili, certamente". E a chi fa notare che una benedizione dei fucili sarebbe stata forse una scena un po’ troppo forte, risponde "e perché mai? Il Papa benedice i poliziotti e i carabinieri, giusto? Anche loro mi risultano abbiano le armi in dotazione. Eppure nessuno si scandalizza".
"I vecchi ad Avaglio sono sempre andati a caccia – aggiunge un altro cacciatore prima di entrare in chiesa –, figuriamoci se ora smettiamo di andare. È impossibile. Ho evitato di vestirmi da caccia per non farla sembrare una provocazione, ma avrei voluto". Qualcuno va anche oltre, sempre sul sagrato della chiesa prima della funzione. "Contro la benedizione dei fucili e cacciatori è stato detto da molti che gli animali hanno pari dignità degli uomini. Come si fanno a dire certe cose? Mi sembra un’opinione che non sta in piedi nemmeno con le stampelle". Don Alessio, con cui avremo voluto parlare prima della funzione, ha scelto di non rispondere alle domande dei cronisti. Alla fine, insomma, seppur senza fucili in vista, la stagione di caccia ad Avaglio è iniziata anche con la benedizione della Chiesa.
Francesco Storai