REDAZIONE MONTECATINI

La tragedia del Ferrone: "Vite da salvaguardare"

Il crollo del ponticino fu fatale ad Antonino Madonia e alla moglie Teresa Perone. Trassi: "Il dolore resta tanto, come sindaco e medico il peso addosso è doppio".

La tragedia del Ferrone: "Vite da salvaguardare"

La Ford Fusion dei coniugi Madonia inghiottita dalle acque dopo il crollo del ponticino di via Podere Vitetto

"Come sindaco, ma anche come medico, mi sento addosso una doppia responsabilità nei confronti dei cittadini. La vita umana non ha prezzo e va salvaduardata in tutti i modi". Anna Trassi non era sindaco quel maledetto 2 novembre 2023, quando l’alluvione colpì Lamporecchio, portandosi via le vite di Antonino Madonia e della moglie Teresa Perone. Una tragedia. Quella sera stavano tornando a casa, quando il ponticino Ferrone che si trovava sul Fosso di Greppiano, tra via Badalino e via Podere Vitetto, crollò. Antonino e Teresa furono trascinati via e ritrovati in territorio di Vinci. "Il dolore per la scomparsa di queste due persone resta tanto – dice Trassi –. Al di là degli eventi metereologici imprevisti e di portata devastante che caratterizzano i nostri tempi, l’impegno morale che mi sono presa è quello di lavorare affinché queste tragedie possano nono accadere più".

Il nuovo primo cittadino di Lamporecchio nei primi mesi del suo mandato sta cercando di portare avanti un lavoro sia con le istituzioni che con la cittadinanza. "Con il Consorzio di bonifica e la Provincia, l’obiettivo è quello di capire quali sono le competenze precise ad esempio per la pulizia dei fossi, per gli interventi sui corsi d’acqua, per l’opera di mantenimento del sottobosco – prosegue Trassi –. Le amminitrazioni devono lavorare insieme per tutelare di più la natura e far sì che sia più pronta ad accogliere situazione critiche come quella dello scorso anno. Come Comune poi ci stiamo muovendo per cercare di tenere puliti fossi e caditoie e sfalciare l’erba". Poi c’è l’altro fronte, quello dell’informazione della cittadinanza per renderla consapevole dei rischi e far sì che sappia come comportarsi di fronte alle varie allerte meteo. "Siamo rinnovando il piano di protezione civile – dice ancora Trassi –, rendenolo più semplice. Tutti devono essere in grado di capire. Poi organizzeremo delle simulazioni di emergenze, istituiremo gruppi Whatsapp e sui vari social per raggiungere tutti e comunicare bene. Come sindaco e come medico sento una forte responsabilità nei confronti della cittadinanza. La vita non ha prezzo e deve essere sempre tutelata".

Niccolò Casalsoli