La storia di S.Maria Assunta. Chiesa simbolo della comunità

Presentato il libro scritto da Paolo Vincenti che ripercorre oltre un secolo di eventi. Dal racconto della fondazione, alla costituzione della parrocchia fino al centenario.

La storia di S.Maria Assunta. Chiesa simbolo della comunità

La storia di S.Maria Assunta. Chiesa simbolo della comunità

Tante persone presenti alle Terme Tamerici per la presentazione del libro “La chiesa di S.Maria Assunta in Montecatini Terme: dalle fabbriche dei Bagni al centenario della parrocchia (2012) e oltre“. "La prima edizione era rimasta incompiuta - ha detto Paolo Vincenti, autore dell’opera -. Il 7 gennaio 2018 fu ordinato don Gianluca, nominato anche vice parroco. Grazie al suo entusiasmo, sono ripartito. Voglio ringraziare l’associazione Incanto Libero". Relatori alla conferenza Amedeo Bartolini e Roberto Pinochi, esperti della storia del territorio. Presente al tavolo anche il parroco don Gianluca Diolaiuti. Pinochi ha ricordato che la storia dei bagni di Montecatini ha inizio nel 1773, sotto il granduca Pietro Leopoldo. Nel 1843 fu realizzata una piccola cappellina. "Un libro da apprezzare - ha detto Bartolini - che passa attraverso la nascita delle terme e della chiesa di Santa Maria Assunta".

Il volume tratta della rievocazione degli eventi che hanno portato alla fondazione della chiesa ubicata in centro a Montecatini Terme, alla costituzione della parrocchia e alle vicende successive fino al centenario della parrocchia stessa avvenuto nel 2012 ed oltre fino ai nostri giorni. Promotore dell’evento, l’associazione Incanto Liberty. Il lavoro di Vincenti è stato complesso e articolato. Per quanto è dato di sapere sulla base delle informazioni storiche finora tramandate, la chiesa di Santa Maria Assunta di Montecatini Terme è stata proclamata basilica minore nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II. È stata progettata da Raffaello Fagnoni, Pierluigi Spadolini, Mario Negri e Alfonso Stocchetti. Per costruirla, tra 1953 e 1958, fu distrutta la chiesa neoclassica di Luigi de Cambray Digny risalente al 1833. L’edificio originario era preceduto da una semplice facciata schermata da un portico ionico e alleggerita da un finestrone semicircolare di derivazione termale. Santa Maria Assunta, dotata di un campanile slanciato, ha una pianta ottagonale e quattro cappelle ai lati del presbiterio, su cui si eleva un tiburio con copertura a calotta. La costruzione è possente per le strutture portanti in cemento armato, totalmente rivestite di travertino. Bartolini ha poi spiegato la struttura del libro, ponendo l’accento sul capitolo nel quale si fa un excursus completo di tutti i parroci di Santa Maria Assunta. "Mi ritrovo a riunire due parrocchie di Montecatini - ha detto don Gianluca - la crisi della vocazione lascia territori sempre più sgombri dalla presenza clericale. Per fortuna, ci sono i cristiani. Molti continuano a criticare l’attuale basilica e rivorrebbero quella di prima. Io credo che questa abbiamo e da qui dobbiamo partire. Occorre sicuramente un restauro di quanto fatto dai miei predecessori. Da due settimane sono parroco unico, prima condividevo con don Mario Avella. Mi piacerebbe recuperare il cenacolo con uno spazio polifunzionale. La mensa dei poveri presto si trasferirà in via Garibaldi. Lo spazio dunque potrà essere di nuovo sfruttato per tante attività".

Insomma, la basilica va valorizzata ed entro pochi mesi partiranno i lavori del primo lotto. Il centro di sta spopolando, Santa Maria Assunta è una chiesa frequentata dai turisti, anche da quelli pendolari. Sant’Antonio è residenziale. Due realtà che non sono in competizione, ma in sinergia. Diolaiuti ha anche fatto presente che troppo spesso la chiesa del centro viene dimenticata anche per gli eventi e che il degrado va affrontato e superato. E’ un luogo di cultura e non fine a se stesso.

Giovanna La Porta