
Oltre 400 studenti degli istituti superiori pesciatini hanno partecipato a ‘Proteggiamo la vita’, giornata di sensibilizzazione sul vivere in sicurezza organizzata dell’Istituto Sismondi Pacinotti al Teatro Pacini. Dopo il saluto della dirigente scolastica Oria Mechelli e del sindaco Riccardo Franchi, la vice preside Cristina Brancoli ha introdotto i relatori, Alessandro Grassini, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, Cinzia Vilucchi, autrice del libro ‘Oltre il dolore’, vedova di Angelo Rosciano, scomparso il 1 agosto 2013 in un incidente sul lavoro, Chiara Girasoli, coordinatrice della formazione dei volontari della Pubblica Assistenza, Luca Mazzi, volontario Anmil, da anni sulla sedia a rotelle, vittima del crollo dell’impalcatura su cui lavorava, e Massimo Lucchesi, Inail di Pistoia.
I ragazzi hanno seguito con attenzione gli interventi, accompagnati dalla proiezione di immagini e di slide. "La giornata è stata interessantissima- afferma Grassini –è questo lo scopo che ci proponiamo. Finora siamo andati nelle fabbriche e nelle scuole singolarmente. Aver trovato a Pescia un teatro magnifico pieno di ragazzi sotto i venti anni, il futuro del mondo del lavoro, che ci ringraziano dicendo ‘ci avete regalato qualcosa’… devo dire che sono loro ad aver regalato qualcosa a noi. Quello che conta è che rimanga in ogni coscienza di questi ragazzi un fattore primario, che è la sicurezza. La garanzia del posto di lavoro; ma nella sicurezza. Noi insegniamo a dire no. Ma bisogna che le istituzioni e il mondo sindacale siano in grado di proteggerti quando il datore di lavoro dice ‘Come te ne trovo altri’. Si prende una persona, si mette a un macchinario e si lascia lì. Questa non è sicurezza. Negli incontri diciamo che si deve imparare a dire no, ma anche avere la garanzia che qualcuno tuteli il posto di lavoro".
"Quando, come oggi, vedi pochi cellulari accesi- commenta Mazzi –vuol dire che si riesce ad arrivare prima al cuore, poi a tutto il resto. Bisogna partire da qui, per dare un indirizzo a questi ragazzi. Bisogna cercare di cambiare l’idea che c’è. Nelle persone più grandi si fa più fatica, perché sono già rodate" Al termine dell’anno scolastico, il Liceo Artistico Berlinghieri realizzerà un’opera per dare forma ai pensieri scritti dai ragazzi durante la giornata. Emanuele Cutsodontis