La protesta Paese isolato: "Senza linea da settimane"

Richieste d’aiuto da Macchino dopo che un fulmine si è abbattuto sulla cabina

La protesta Paese isolato: "Senza linea da settimane"

La protesta Paese isolato: "Senza linea da settimane"

L’ultima volta era successo nello scorso mese di febbraio: anche allora Macchino, ultima delle frazioni montane pesciatine prima di arrivare nel comune di Marliana, 791 metri sul mare, rimase a lungo isolata: la linea Telecom che serve le famiglie del borgo aveva smesso di funzionare, con ovvi disagi per i residenti, impossibilitati sia a telefonare che a utilizzare Internet. Problema che si ripete oggi. A quanto sembra, a causare il nuovo disservizio è stato un fulmine che, lo scorso 19 ottobre, ormai oltre due settimane fa, ha colpito la cabina di Vellano.

Una portavoce dei residenti in paese puntualizza: "quella linea, ormai, sarà vecchia quanto me. Qua, ogni volta che scoppia un temporale, ogni volta che fa brutto tempo, ci ritroviamo isolati per mesi. A Macchino siamo rimasti in pochi, la maggior parte degli abitanti è anziana, spesso molto anziana, e vive da sola. Ci sono persone che non possono permettersi di fare a meno del telefono". Giovedì mattina proprio la portavoce del gruppo aveva cercato di avere risposte, chiamando il numero messo a disposizione dalla Tim.

La risposta è stata sconsolante, stando a quanto riportato dagli stessi abitanti.

"Mi hanno dato, come data per la risoluzione del guasto, il 14 novembre – insiste spiegando la situazione –. Dovremo rimanere altre due settimane isolati". Un problema che a Pescia, in città, sarebbe stato sicuramente superato in tempi brevi, e comunque avrebbe comportato disagi minimi. Quella di Macchino, però, è una situazione ben diversa: la frazione montana è poco collegata con il capoluogo; i problemi, per chi ci vive, sono importanti. Anche per chi, come la portavoce dei residenti, lavora in valle.

"Sono costretta a chiedere il supporto dei colleghi – conclude – abbiamo difficoltà di ogni tipo, con la scuola dei nostri figli, con i medici, che non abbiamo la possibilità di contattare. In caso di incidente o di emergenza cosa dovremo aspettarci? Chiediamo risposte all’azienda, ma non arrivano. Oltretutto, su una linea decisamente vetusta. Cosa si aspetta? Che accada qualcosa di davvero grave?".

Emanuele Cutsodontis