MASSIMO MANCINI
Cronaca

La cultura italiana passa dal cibo. In mensa con i piatti tradizionali

Alla scoperta delle tradizioni e della cultura italiana attraverso il cibo. I bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia...

I protagonisti che hanno organizzato l’iniziativa del pranzo siciliano offerto agli alunni della scuola Berni

I protagonisti che hanno organizzato l’iniziativa del pranzo siciliano offerto agli alunni della scuola Berni

Alla scoperta delle tradizioni e della cultura italiana attraverso il cibo. I bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia dell’Istituto comprensivo Berni di Lamporecchio hanno aperto un nuovo ciclo di sperimentazioni per quanto riguarda i pasti della mensa. Il primo appuntamento ha visto i giovanissimi gustare un pasto tradizionare della cucine siciliana. Il menu, preparato dal responsabile della cucina Mirko Giorgetti, era composto dalla pasta al pesto trapanese, arancini, (ne sono stati fatti circa quattrocento, ndr), insalata di finocchi e arancia e per finire dessert con cannoli e pasta di mandorla. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Istituto Berni. Il progetto ha lo scopo di promuovere la conoscenza della cultura culinaria di tutte le Regioni d’Italia. L’11 aprile si ripeterà l’iniziativa, ma stavolta ispirandosi alla cucina albanese.

Al pranzo sono intervenuti la sindaca Anna Trassi, il vicesindaco Luca Artino, la dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Giulia Iozzelli, la consigliere comunale Cinzia Virgili, due rappresentanti dei genitori della commissione mensa, Elisabetta Borgioli e Giulia Bernardi, la funzionaria del comune di Lamporecchio Veronica Allori, e la dietista Laura Bettarini. "Queste sono esperienze – ha detto Trassi – che permettono ai ragazzi di conoscere le nostre tradizioni in maniera divertente e costruttiva. È nostra intenzione continuare questo percorso sulle cucine regionali e proseguire anche quelle delle cucine di paesi stranieri. L’obiettivo, in accordo chiaramente con l’Istituto, sarà quello di organizzare dai due o tre appuntamenti ad anno scolastico".

Massimo Mancini