
Torna il classico appuntamento pre-Ferragosto con la cena organizzata dagli albergatori di Montecatini
La prima edizione risale all’ormai lontano 1984. Esattamente quarant’anni fa, infatti, fu organizzata nel giorno della vigilia di Ferragosto la prima cena degli albergatori in via Felice Cavallotti (per antonomasia la strada degli hotel di Montecatini). E il tradizionale appuntamento non si è mai fermato, neppure in piena pandemia (seppure con tutte le precauzioni sanitarie e i distanziamenti imposti dalla normativa).
A inventarsi l’evento furono quattro tra i più grandi albergatori montecatinesi: Aldo Filesi, Renzo Taddei, Ilio Boldrini e Giuseppe Laico. Un’idea allora per certi versi innovativa e rivoluzionaria, una felice intuizione che nacque non all’interno delle nostre terme, ma in un bar di Vienna, il Sacher per la precisione, dove i quattro imprenditori si resero conto del piacere della clientela di consumare un pasto o una bevanda negli spazi esterni. Così, tornati a casa, organizzarono la prima, e furono così abili a comunicarla che riuscirono a farsi appoggiare, in questo progetto, da un ospite della nostra città, un dirigente della Rai che volle inserire nel telegiornale nazionale di Ferragosto proprio l’immagine di una Montecatini Terme vestita a festa. Ancora oggi, la cena del 14 agosto in via Cavallotti resta un must per la nostra città. Il format è invariato dagli anni Ottanta con un mix di convivialità, senso di appartenenza, spettacoli di intrattenimento, ma anche occasione per fare il punto di una stagione turistica in pieno svolgimento.
"La cena sotto le stelle è un storico ed eccellente esempio di collaborazione tra gli alberghi di Montecatini Terme, mirata a offrire un’esperienza unica e indimenticabile per i nostri ospiti", commenta il presidente di Federalberghi Apam Carlo Bartolini. Queste le strutture alberghiere che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento: Settentrionale Esplanade, Giovanna, Parma e Oriente, Corallo, Alassio, Smarthotel Bartolini, Adua & Regina di Saba, Manzoni, Cavallotti e Giotto, Natucci, Internazionale.
Daniele Bernardini