Investimenti e risorse: "I cittadini partecipino al consiglio comunale. Serve trasparenza"

La richiesta al sindaco Franchi viene dalla coalizione Insieme si può "Bisogna capire qual è la situazione finanziaria del nostro Comune". Azione attacca: "Mancano ancora medici e infermieri per l’ospedale".

Investimenti e risorse: "I cittadini partecipino al consiglio comunale. Serve trasparenza"

Investimenti e risorse: "I cittadini partecipino al consiglio comunale. Serve trasparenza"

Andrea Mostardini, Marco Cresci e Sabrina Lazzerini, a nome della coalizione Insieme si può, che riunisce Risorgimento Socialista, Pescia in Movimento e Rifondazione Comunista, hanno scritto ai consiglieri comunali, al sindaco Riccardo Franchi, al presidente del consiglio comunale Maurizio Di Vita e al segretario generale del Comune di Pescia, Maria Antonietta Iacobellis. Il gruppo chiede un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, cui partecipino anche i revisori contabili e la dirigente degli uffici finanziari. Una scelta che, spiegano i tre firmatari, è necessaria "per aiutare i cittadini a capire qual è la situazione finanziaria in cui versa il Comune di Pescia, per fare chiarezza dopo le dichiarazioni fatte nelle conferenze stampa dei primi giorni di gennaio dal gruppo di maggioranza e da quello di opposizione, decisamente in contrasto fra loro". La possibilità è prevista dall’articolo 41 dello Statuto, "su richiesta del Sindaco o di almeno un quinto dei Consiglieri Comunali". Per questo i tre fanno "appello al sindaco e ai consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, perché venga convocato un consiglio comunale aperto alla cittadinanza". Non solo: nella stessa lettera il gruppo chiede "un chiarimento relativamente agli interventi in calendario che dovrebbero essere finanziati con fondi del Pnrr, in particolare quelli relativi a Piazza Mazzini, Ponte del Marchi e i Marciapiedi di Collodi, dopo la notizia del taglio dei finanziamenti per interventi di rigenerazione urbana".

Nel frattempo, Azione attacca l’amministrazione, accusandola di non rappresentare i propri cittadini. "Il 22 dicembre il presidente Di Vita ha convocato il Consiglio Comunale per il 29 dicembre- spiega in una nota -l’ultimo Consiglio Comunale dell’anno, o meglio, l’ultimo che si sia svolto nel Comune di Pescia. Sono passati più di 40 giorni da quando i rappresentanti dei cittadini hanno potuto veramente rappresentarli, da quando l’amministrazione comunale ha mosso gli ultimi passi. Da quel momento, si è solo gridato a fantomatici buchi di bilancio e si è promesso l’arrivo a Pescia di medici e infermieri per il nostro ospedale, promessa che ovviamente non si è realizzata". Duro il rappresentante degli Under30 di Azione, Loris Gianneschi: "il Consiglio Comunale è la casa della democrazia cittadina- afferma -è il luogo in cui i cittadini possono vedere realizzate le loro istanze e in cui si assumono cruciali decisioni per il futuro del Comune. La democrazia rappresentativa, a Pescia sta diventando una democrazia non rappresentativa dei cittadini". Per questo Azione chiede che si svolga il prima possibile un Consiglio Comunale.

Emanuele Cutsodontis