Il riassetto di Fabo. Maurizio Fagni acquista la totalità delle quote

Novità nella società dei nastri autoadesivi da 60 milioni di euro di fatturato. Il presidente: "Proseguiremo con ancora più ambizione il percorso industriale".

Il riassetto di Fabo. Maurizio Fagni acquista la totalità delle quote

Novità nella società dei nastri autoadesivi da 60 milioni di euro di fatturato. Il presidente: "Proseguiremo con ancora più ambizione il percorso industriale".

Il 9 agosto 2024 è una delle date che ha segnato la storia ultra cinquantennale della Fabo S.p.a., l’azienda con sede a Larciano operante dal 1971 nel settore dei nastri autoadesivi: venerdì scorso si è infatti ufficialmente completato un processo di riorganizzazione dell’assetto proprietario che ha portato Maurizio Fagni, già direttore generale e detentore del 50 percento delle quote, all’acquisizione della totalità del pacchetto azionario dell’azienda.

L’operazione di family buy-out è stata finanziariamente importante e ha richiesto il sostegno di UniCredit, la quale, si legge in una nota ufficiale, "ha fornito le risorse finanziarie e i servizi di advisory necessari per la chiusura del deal", ma anche del supporto legale dell’avvocato Enrico Panelli dello studio legale Mandorli-Panelli e Associati di Pistoia e del commercialista Giovanni Malucchi di Monsummano Terme.

Per Maurizio Fagni si è trattato però soprattutto di una questione di cuore: "Sarà che in questa azienda ci sono cresciuto, ma quando tempo fa sono iniziate le riflessioni circa la possibilità di cedere l’attività a competitors e a fondi che avevano presentato offerte ho ripensato ai sacrifici della mia famiglia – commenta Fagni –. Da lì è maturata la decisione di portare avanti il processo di acquisto del cento per cento delle quote: sono convinto che ci siano margini per intraprendere un nuovo percorso di crescita, magari continuando ad essere anche in futuro un’azienda a conduzione familiare".

Per una delle realtà imprenditoriali più importanti del territorio valdinievolino, presente con la propria offerta in oltre 40 paesi del mondo e che nel 2023 ha fatto registrare un fatturato di circa 60 milioni (di cui il 70 percento derivante dall’export) inizia dunque un nuovo capitolo. O forse no, perché stando alle parole del nuovo proprietario unico gli obiettivi di Fabo non cambiano: "Siamo pronti a proseguire con ancora più slancio e ambizione il nostro percorso industriale, nel quale sempre più centrale diventerà il tema della sostenibilità ambientale – sottolinea Fagni – Abbiamo già allo studio alcune idee che ci porteranno a sviluppare soluzioni in grado di restare competitivi ai massimi livelli sul mercato. Sono convinto che insieme alla mia famiglia e con il contributo di tutti i collaboratori continueremo ad essere un punto di riferimento del settore".

Da due anni Fabo ha anche legato il suo nome al Montecatini Terme Valdinievole Basket, club presieduto da Andrea Luchi con il quale poche settimane fa ha prolungato il proprio rapporto di collaborazione: "Il riassetto societario non cambia la nostra posizione sul progetto Herons – garantisce Fagni – Siamo sempre stati favorevoli a dare una mano ai progetti sportivi che negli anni abbiamo ritenuto importanti per il nostro territorio, quello di Andrea Luchi e dei suoi soci lo è sicuramente e vogliamo provare a riportare Montecatini ai fasti di un tempo".

Filippo Palazzoni