Accoglienza di migranti sì, ma solo se sono gruppi famigliari. È questa, in estrema sintesi, il "compromesso" trovato tra Prefettura di Pistoia e il comune di Marliana, sede del futuro Cas nell’ex hotel Europa. La notizia è stata annunciata dal prefetto, Licia Donatella Messina: "D’accordo con il sindaco, che naturalmente è stato interpellato, dovrebbe partire un nuovo Cas a cui, visto il contesto di una comunità piccola, saranno destinati soltanto nuclei familiari – ha detto il prefetto a Tvl –. Questa è una garanzia che abbiamo voluto dare a quel territorio perché piccolo. Una situazione più tranquilla per la percezione che hanno i cittadini". La soluzione al caso emerso a fine agosto è quella dunque di poter ospitare a Marliana nuovi migranti, ma solo se parte di un gruppo familiare. "Famiglie e non invidui singolo si possono integrare meglio nel tessuto sociale di Marliano – ha detto il sindaco, Federico Bruschi –. Sono in attesa dei numeri e delle date di inizio di questa esperienza. Quando avremo questi dettagli sarà mia premura informare i cittadini in un’assemblea pubblica".
La querelle era nata nei giorni scorsi: la Prefettura aveva requisito l’ex albergo per attivare un Cas, acronimo per ’Centri Accoglienza Straordinaria’. "Non sono contro l’accoglienza dei migranti ma credo che il paese di Marliana stia già facendo la sua parte", aveva detto il sindaco in quell’occasione. La presenza in paese di famiglie e non di persone singole renderebbe l’impatto sociale sulla popolazione meno accentuato e, per altri aversi, più accettabile. I migranti appartenenti a nuclei familiari non dovrebbero comunque arrivare a Marliana nel giro di pochi giorni, anzi: i tempi potrebbero essere piuttosto lunghi. Nell’ex hotel Europa servono infatti lavori di ristrutturazione, dopo che da anni la struttura era chiusa e ‘svenduta’ all’asta.
Intanto va all’attacco Fratelli d’Italia Marliana: "Chiediamo al sindaco Bruschi la convocazione urgente di un’assemblea pubblica per informare i cittadini sulla questione Cas. Non si conosce il numero esatto di persone in arrivo né quando questo avverrà. La giunta Bruschi non si è opposta a questa evenienza e ciò ha aumentato la rabbia dei cittadini. Da lui vogliamo chiarezza ed una presa di responsabilità".
F. S.