REDAZIONE MONTECATINI

Il Centro Nuoto all’attacco: "Richiesto risarcimento di 110mila euro. E non solo"

Il gestore della piscina comunale contro l’amministrazione termale. Ieri l’annuncio di tre procedure di mediazione. Fanucci chiede lumi.

Il Centro Nuoto all’attacco: "Richiesto risarcimento di 110mila euro. E non solo"

Il Centro Nuoto Montecatini, gestore della piscina comunale, chiede un risarcimento di circa 110mila euro all’amministrazione. Ieri mattina, l’ufficio protocollo dell’ente ha ricevuto una comunicazione, tramite posta elettronica certificata, dall’avvocato Alessandro Torelli del foro di Pistoia, dove si annuncia l’avvio di tre procedure di mediazione nei confronti del Comune da parte della cooperativa. La prima, stando a quanto trapelato, riguarda l’ipotesi di un "comportamento lesivo da parte di un assessore nei confronti del Centro Nuoto, alla fine del 2020". "Per questo episodio, vengono chiamati a rispondere in solido con lui anche gli altri esponenti della giunta – si legge nelle carte – che in quel periodo facevano parte dell’amministrazione. Il risarcimento richiesto è di circa 50mila euro".

L’altra ipotesi di "comportamento lesivo" riguarda le azioni di un dipendente. A risponderne è chiamato il Comune, per circa 50mila euro. L’amministrazione, infine, per una contestazione sul calcolo dei tributi, è chiamata a dare un risarcimento da 10mila euro. Il mediatore deve convocare le parti entro trenta giorni per trovare un accordo, altrimenti il caso passerà in tribunale con un vero e proprio procedimento civile.

Il Centro Nuoto Montecatini, ieri, ha affidato le sue dichiarazioni a un comunicato, senza voler aggiungere altro. "Ieri mattina – conferma il gestore dell’impianto – abbiamo fatto inviare dall’avvocato Torelli la notifica di tre proposte di stipula di mediazione assistita per altrettante azioni legali nei confronti dell’amministrazione comunale. Per trasparenza, comunichiamo ciò, per riservatezza non divulghiamo alcun dettaglio nello specifico. Sono in corso di valutazione con il nostro legale di fiducia altre situazioni per le strade da intraprendere". Il contenzioso tra il Centro Nuoto e l’amministrazione, già aperto su più fronti, potrebbe arricchirsi di nuove puntate.

Sulla vicenda ha subito presentato un’interrogazione urgente il consigliere di minoranza Edoardo Fanucci (Italia Viva), subito sottoscritta da Ennio Rucco (Pd) ed Helga Bracali (Azione). L’ex parlamentare chiede all’amministrazione "in forma ufficiale di che cosa trattano le cause, quale è la posizione dell’ente, quali rischi corrono i fruitori dell’impianto e cosa intende fare l’amministrazione comunale per risolvere le controversie. Tenuto conto dei rischi che queste cause legali potrebbero comportare alle casse dell’ente, si chiede un’analisi sulle pretese, sulla loro sostenibilità in fase di contenzioso e, nel caso, una valutazione su uno stanziamento in bilancio di un apposito fondo rischi. La cosa più importante: la piscina rischia di chiudere? L’amministrazione comunale, come accaduto nel caso di Pescia, sarebbe in grado di riprendere la gestione diretta dell’impianto? A quali costi e condizioni?".

Fanucci incalza l’amministrazione e chiede chiarimenti "sulla vicenda e in particolare: se e quando si intende intervenire, il motivo e le responsabilità del contenzioso in essere con il gestore, l’accesso a tutti gli atti, anche alle ultime tre cause intentate dal gestore, il fascicolo di contratti, atti, interventi e accordi in essere, un parere dell’ufficio legale sui rischi del contenzioso, un parere dell’ufficio tecnico sull’ agibilità dell’impianto, sulla fruibilità e sul rispetto di tutti gli impegni presi dal gestore, e un parere dell’ufficio bilancio sulla correttezza o meno degli stanziamenti ad oggi previsti in bilancio e sulla necessità di apporre un apposito fondo rischi dedicato collegato alle tre cause intentate dal gestore nei confronti dell’amministrazione, per il momento, non rilascia dichiarazioni ufficiali sul caso".

Daniele Bernardini