DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Licio Gelli e i soggiorni a Montecatini, cinque gli iscritti alla P2

La morte del faccendiere: era stretto il suo legame con la Valdinievole

Licio Gelli

Montecatini 17 dicembre 2015 - Un legame piuttosto stretto unisce Licio Gelli a Montecatini. Cinque persone residenti in città risultano iscritte alla loggia massonica P2, in base agli elenchi ritrovati dalla Guardia di finanza a Castiglion Fibocchi nel 1981.Potrebbe anche esserci un sesto nome, trent’anni fa attribuito a un professionista romano, che in realtà corrisponderebbe a quello di un noto personaggio cittadino. Colpisce molto il fatto che una realtà come quella di Montecatini, una piccola cosa come numero di abitanti in rapporto al territorio nazionale, vanti una rappresentanza tutto sommato numerosa dentro la tanto discussa organizzazione.

Gelli, da parte sua ha spesso visitato la città, con periodi più o meno lunghi di soggiorno. E ogni volta ha ricevuto la visita di molte persone, venute a chiedere aiuto o anche semplici consigli. Alla fine degli anni Ottanta, Gelli trascorse quasi un mese al Grand Hotel & La Pace, ottenendo un’autorizzazione dal tribunale proprio nel periodo in cui era agli arresti domiciliari. E proprio durante il soggiorno montecatinese, Gelli incontrò Patrick Perrin, imprenditore francese interessato all’acquisto del Kursaal. L’affascinante finanziere d’Oltralpe alla fine non partecipò nemmeno all’asta per cui fu messo in vendita il bene. Gelli, a Marliana, partecipò anche a una cena con l’ex sindaco socialista di Montecatini Lenio Ricconi, il parlamentare del Movimento Sociale Italiano Giorgio Pisanò e Agostino Danesi, detto Gosto, vecchio amico del maestro venerabile. Non è da escludere che Gelli sia stato protagonista di altri fatti, ben più importanti, a Montecatini e in Valdinievole. Ma la storia completa del capo della P2 e delle sue vicende deve essere ancora scritta.