Cure idropiniche in gestione alla Croce Rossa

Accordo sempre più vicino: se n’è parlato ieri nella Commissione delle aziende partecipate. Nessuna novità sulle trattative

"Le Terme sono vicine a concludere un accordo con la Croce Rossa per la gestione in affitto dei rami di azienda relativi alle Redi e alla cura idropinica al Tettuccio". È senza dubbio questa la notizia migliore e più concreta emersa ieri, durante la seduta della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, da parte del sindaco Luca Baroncini. Da lui arrivano anche decise smentite in merito alle voci di una possibile chiusura degli stabilimenti. Il cammino della salvezza, in ogni caso, resta ancora complesso, visto che la scelta della privatizzazione è ancora ferma alla valutazione delle tre manifestazioni di interesse e la proprietà dell’azienda continua a non escludere la via del concordato. L’assenza dell’amministratore Alessandro Michelotti alla riunione non è stata molto apprezzata dalla minoranza. "In merito alle manifestazioni di interesse – ha spiegato il sindaco- siamo in una fase preliminare, dove dobbiamo valutare con attenzioni le informazioni fornite dai nostri interlocutori. In merito alle affermazioni di chi dice che il patrimonio Unesco non può essere venduto, ricordo che anche il centro di Roma lo è. Questa appartenenza impone vincoli che servono a preservare il bene, è un elemento di garanzia. Certo, se riuscissimo a far dichiarare strategiche le Terme dal consiglio regionale, come Giuseppe Bellandi e io abbiamo provato a fare centinaia di volte, la situazione cambierebbe. Il Comune è pronto a fare un mutuo da 2 milioni per acquistare un bene delle Terme, ma per legge non può fare la permuta con i tributi arretrati. Dovrebbe averli dal debitore e poi, per assurdo, utilizzarli con altri acquisti". La minoranza è seccata per la situazione. "Vogliamo che l’azienda sia messa in sicurezza da soggetti pubblici, tra cui comprendiamo anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia", ha dichiarato Edoardo Fanucci, capogruppo di Italia Viva. "Alcune voci dicono che le offerte di acquisto arriveranno durante la prossima assemblea dei soci. È vero?", ha chiesto Helga Bracali capigruppo del Pd. L’assemblea sarà chiamata a votare il bilancio 2020, che registrerebbe perdite per 4 milioni. Baroncini ha smentito l’ipotesi, dicendo che eventuali offerte di acquisto saranno portate subito in consiglio comunale e in quello regionale. "Siamo fermi da un anno, siamo un caso unico. Non ho parole" ha commentato il presidente Magnani. "Questa è mancanza di rispetto per i cittadini", ha sottolineato Siliana Biagini del Pd.

Daniele Bernardini