Il tribunale fallimentare di Pistoia potrebbe decidere la prossima settimana in merito all’apertura o meno della procedura di continuità con liquidazione di tutti i beni immobili delle Terme, tranne la parte sanitaria. In caso positivo però sarebbe sbagliato considerare chiusa la partita, che andrebbe invece a iniziare davvero. Tra le facoltà del tribunale fallimentare in questa fase, intanto, c’è quella di chiedere un’integrazione al piano di concordato presentato entro 15 giorni. Nel caso poi che venga concessa l’avvio della procedura, il commercialista Alessandro Torcini, commissario della società nominato dal tribunale, dovrà effettuare una serie di verifiche delle varie situazioni e una valutazione di tutti i beni. A questo punto, la parola passa ai creditori.
La legge prevede che tutte le classi di soggetti a cui spettano soldi dalla società devono dare il via libera all’unanimità per consentire l’omologazione. Sempre in base alla normativa vigente però il tribunale può concedere il passaggio a questa fase, anche se alcuni creditori fossero contrari. In caso positivo, l’omologazione non arriverebbe prima di giugno-luglio. A questo punto, il tribunale dovrebbe nominare un liquidatore destinato a occuparsi delle procedure competitive per l’alienazione dei beni in vendita. Se gli immobili fossero tutti vendibili ai prezzi sulla carta, sarebbe possibile soddisfare tutti i creditori al 100%.
Le Terme, nonostante le cessioni immobiliari degli ultimi anni, sono ancora dotate di un patrimonio immobiliare che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, a fronte di circa 40 milioni di euro. Un’ipotesi che, nell’attuale situazione economica italiana, è quantomeno ottimistica. Al momento sono arrivate le offerte di tre soggetti che, in ogni caso, dovranno poi partecipare alla procedura competitiva per l’acquisto. Attraverso una legge approvata in consiglio, la Regione ha stanziato 16, 4 milioni per l’acquisto di Tettuccio, Regina ed Excelsior.
Il governatore Eugenio Giani è venuto in città nei giorni scorsi al fine di effettuare un sopralluogo nelle strutture. Il presidente della Regione ha ribadito la volontà, senza dimenticare l’idropinica, di valorizzare la presenza di cultura e moda al Tettuccio e di trasferire gli archivi fotografici Alinari all’Excelsior, nonostante la contrarietà del sindaco di Firenze Dario Nardella. Il consiglio comunale di Montecatini ha deciso di investire un milione e mezzo, che sarà preso attraverso un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, per acquistare la Torretta, da tempo in gravi condizioni di degrado. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha presentato un’offerta di circa 1,8 milioni per acquistare le Tamerici. I creditori delle Terme possono così contare, per ora, su 19,7 milioni di euro, anche se rimane ancora un’ampia fetta del patrimonio immobiliare da vendere. Per concludere una procedura di concordato del genere potrebbe essere necessario un periodo tra i 2 e i 3 anni. In città, molti sperano che si faccia avanti anche qualcuno interessato ad acquistare le Leopoldine, dove il cantiere è fermo da 12 anni, per realizzare la tanto agognata piscina o comunque gestirla lasciando la proprietà a un altro soggetto. Resta aperta l’ipotesi di affidare il ramo di azienda sanitario, che ha sede alle Redi, alla Croce Rossa.
Daniele Bernardini