
Riccardo Magrini in ospedale: una foto per salutare i fan e rassicurare sulle sue condizioni
Milano,6 novembre 2023 - Era appena tornato da Montecatini Terme dove si trovava nell’ultimo fine settimana, quando Riccardo Magrini, classe 1954, ha accusato i primi sintomi del malore. Senza perdere tempo una volta giunto a Milano, l'ex professionista toscano, oggi apprezzato commentatore di corse ciclistiche su Eurosport, si è recato assieme alla moglie Raffaella Cazzaniga al San Raffaele di Milano. Le sue condizioni, dopo aver subito due ischemie ed aver superato una brutta crisi proprio mentre si trovava nell’ospedale milanese, sembrano migliorate, parla e risponde alla perfettamente.
La sua prima richiesta è stata quella di poter tornare a commentare le gare. L’importante in questo momento è concentarsi sulla salute, adesso che la stagione si è chiusa e le grandi corse torneranno solo ad anno nuovo.
Ha trascorso una prima notte tranquilla e la preoccupazione dei medici è quella che l’ex ciclista rimanga tranquillo (una bella impresa per i sanitari), essendo abituato il “Magro” al dinamismo perpetuo, alla sua esuberanza, con il suo linguaggio toscano che ha suscitato la simpatia e l’apprezzamento di tutti quando è di fronte al microfono. Sia come commentatore certo, ma anche come cantante visto le serate di musica live in cui è protagonista ormai da tempo.
La sua simpatia è riconosciuta da tutti, così come la sua disponibilità talvolta anche eccessiva. Un po’ di tranquillità insomma non guasta, qualche giorno di riposo, uno sguardo alla dieta, mentre il peggio sembra ancora una volta alle spalle ed è quello che conta.
Il prossimo 26 novembre è atteso al Monastero di Santa Lucia alla Castellina (Sesto Fiorentino) dove assieme a chi scrive presenterà la tradizionale cerimonia del premio “Coraggio e Avanti” con tanti personaggi del ciclismo di ieri e di oggi. Naturalmente tanti i messaggi inviati a Riccardo e le notizie sulle sue condizioni chieste alla sua compagna Raffaella. Ai tanti auguri che ha ricevuto, aggiungiamo anche i nostri.