Bagarre sul bilancio. Insorge la minoranza: "Le tasse non salgono perché sono al massimo"

Renziani e pentastellati a spada tratta contro il previsionale 2024-26. Per Fanucci "con gli oneri di urbanizzazione non si fanno investimenti". Mentre i grillini sparano sulle imposte: "Le aliquote non si possno alzare".

Bagarre sul bilancio. Insorge la minoranza: "Le tasse non salgono perché sono al massimo"

Bagarre sul bilancio. Insorge la minoranza: "Le tasse non salgono perché sono al massimo"

"Il bilancio di previsione appena approvato dalla maggioranza prevede, attraverso i fondi del Pnrr, di concludere i lavori di ristrutturazione del Palaterme, dello stadio comunale e dell’asilo nido entro il 2026. Come raggiungere un risultato del genere, se il sindaco Luca Baroncini dichiarò che il giorno dopo il suo insediamento sarebbe partito il cantiere al bocciodromo e dopo tutti questi anni non si è mosso nulla, e hanno impiegato 26 mesi per concludere la progettazione del Palaterme e dello stadio?".

Il consigliere comunale di minoranza Edoardo Fanucci, (Italia Viva), prosegue l’attacco nei confronti del bilancio appena approvato, sollevando ulteriori argomentazioni. "Le entrate previste con gli oneri di urbanizzazione per il 2024 – prosegue – ammontano a circa 400mila euro. Di questi 380mila saranno utilizzati per le spese ordinarie. In parole povere, gli introiti per il consumo di suolo non vengono destinati a investimenti, ma vanno a coprire i costi del personale, del sociale, della manutenzione del verde e di altre attività. È una scelta lecita, chiariamolo subito, ma non la riteniamo giusta dal punto di vista politico. È stato stanziato il milione e mezzo per l’acquisto della Torretta, perché erano stati presi impegni precisi nell’ambito del concordato delle Terme, ma non ci sono impegni per la ristrutturazione".

Anche il Movimento Cinque Stelle attacca il bilancio approvato dal consiglio. "La ricostruzione della realtà effettuata dalla maggioranza per lanciare la campagna elettorale Luca Baroncini – dicono i grillini – è raccapricciante e di quanto più lontano c’è dalla realtà. Leggiamo interventi del tipo ’nessun aumento di tasse’, dimenticando volutamente che Montecatini ha l’aliquota massima dell’Irpef dall’epoca di Severi-Sartoni e quindi, anche volendo, non potevano alzare niente. Quello che hanno alzato, con la loro incapacità, è il costo della Tari, passato da 6,5 milioni del 2020 a 7,6 del 2023. Un aumento di 1,1 milioni in tre anni e un’eredità che porterà la Tari a 9 milioni nel 2026. Un’operazione creata dal binomio Ato-Corrieri che obbligherà la prossima amministrazione a provvedimenti straordinari per evitare il default dell’economia cittadina con un sistema di raccolta totalmente fallimentare, da rivedere e con una città più sporca".

Il Movimento Cinque Stelle ricorda di aver sentito in consiglio, "frasi del tipo ’lasciamo una città migliorata’ sorvolando però su tutti gli aspetti in cui Montecatini è cambiata, ovviamente in peggio. Baroncini lascerà una città con le proprie Terme all’asta che durerà anni. Senza eventi di rilievo, avendo perso quelli di successo ereditati e incapace di sostituirli con nuovi. Una città che ha sperperato un posizionamento importante nel periodo natalizio. Dopo il tentativo di abolire il Natale nel 2022, l’assessore Alessandra Bartolozzi è stata commissariata ed è stato organizzato un dicembre inadeguato, mal presentato e assolutamente insufficiente a creare ricchezza in città".