REDAZIONE MONTECATINI

Addio all’ex procuratore Manchia. A luglio aveva compiuto 103 anni : "Un esempio di vita e di resistenza"

Il ricordo delle figlie che sono rimaste sempre accanto a lui. Domattina i funerali alla Misericordia

Ha chiuso gli occhi con le sue figlie accanto, nella sua casa, circondato da un grande amore. Se n’è andato con dolcezza, con i suoi 103 anni magnificamente portati. L’ex procuratore capo della Repubblica di Pistoia Giuseppe Manchia è morto nella serata di venerdì nel suo appartamento di viale Adua dove aveva a lungo vissuto con la moglie, la sua adorata Carmen, morta dieci anni fa. Vicino a lui c’erano Donatella, Patrizia e Rossella, le sue tre figlie, a suggellare un’unione familiare indelebile, fortissima. Ed è Patrizia che lo ricorda per noi: "Amava moltissimo la sua casa ed è lì che è sempre rimasto anche quando la sua età è diventata così importante. E’ sempre stato lucidissimo. Lo abbiamo vegliato insieme, tutta la notte. Un grazie al dottor Andrea Cai per le amorevoli cure". Lascia gli adorati nipoti Nicoletta, Giorgio, Claudia e Gabriele. Giuseppe Manchia era nato a Bono, in Sardegna, il 15 luglio del 1920. Fu assegnato come pretore a Pattada per due anni, poi a Ozieri. Da lì fu sostituto procuratore a Sassari e arrivò a Pistoia nel 1968 come procuratore capo. E’ andato in pensione nel 1991 con la qualifica di procuratore generale dopo aver diretto indagini importanti in quegli anni difficili, segnati anche da drammatici sequestri.

Quando compì 100 anni il sindaco Alessandro Tomasi e la vicesindaco Anna Maria Celesti lo andarono a trovare a casa per portargli gli auguri dell’amministrazione comunale. Fu un giorno di grande festa per lui che ebbe accanto, come sempre, le sue figlie. "Non tutto è stato facile per lui – ci racconta ancora Patrizia –. Fu minacciato dalle Br nell’epoca più complicata di quegli anni, e ci fece partire subito tutte per la Sardegna, perchè aveva paura per noi. Era un uomo piccolo di statura, ma con una voce decisa. Aveva un senso innato dell’autorità e una tempra forte. E’ stato un uomo benvoluto. Per noi è stato un esempio di vita, di resistenza alle diffficoltà, una persona da ammirare, che non ha mai ceduto ai momenti di scoramento".

Da ieri la camera ardente è allestita nelle cappelle della Misericordia, in via del Can Bianco e nella chiesa della Misericordia, domattina, lunedì 6 novembre, alle 10, si svolgeranno i funerali. Manchia riposerà nel cimitero dell’Arciconfraternita, vicino alla sua Carmen. Alla famiglia le condoglianze da parte del nostro giornale.

lucia agati