Addio al rossoblù Aldo Olivieri Protagonista dietro le quinte

Giocatore, allenatore e ’custode’ dell’amministrazione negli anni più mitici del basket termale. Umiltà e intelligenza le sue doti.

Addio al rossoblù Aldo Olivieri  Protagonista dietro le quinte

Addio al rossoblù Aldo Olivieri Protagonista dietro le quinte

Con la scomparsa di Aldo Olivieri la città del basket perde un importante pezzo di storia. Era nato il 24 settembre 1937 e i colori rossoblù gli rimasero cuciti addosso sin da giovane. Con i suoi occhialoni quadrati non ebbe mai timore di gettarsi nella mischia per tenere alta la bandiera dello Sporting Club fondato nel 1949 da Raoul Bellandi e da un manipolo di "giganti": Aldo Bartolozzi, Giuliano Rondelli, Corrado Messeri e pochi altri. Custodiamo gelosamente quelle immagini che lo vedono fieramente schierato sul campo all’aperto delle scuole Pascoli. Sì, Aldo era orgoglioso di essere stato prima di tutto un giocatore rossoblù, poi allenatore dei giovani e delle ragazze, oltre che del vivaio dell’istituto San Giuseppe.

Nel 1978, quando Vito Panati acquisì lo Sporting, lui prese in mano tutta la parte amministrativa e contabile, diventando punto di riferimento prima negli uffici del Palavinci, poi al Palaterme. Da quella posizione, a stretto contatto con presidente (Panati), vicepresidente (Ezio Tonfoni) e general manager (Gino Natali), aveva sempre il polso della situazione.

Aldo è sempre stato riservato: pochi sorrisi e molto lavoro. Ma spesso in compagnia, specie durante le trasferte, si trasformava, sfornando battute irresistibili e raccontando aneddoti che erano uno spasso. Era una persona tanto umile quanto intelligente, qualità rare oggigiorno. Sapeva dimostrare amicizia e fiducia a chi davvero se le meritava. Quando lo Sporting conobbe i tristi giorni del doppio tracollo di Iezzi e Guizzetti, lui aveva capito tutto in largo anticipo. Aveva compreso che i giorni fulgidi della società rossoblù volgevano al termine, ma non per questo si tirò mai indietro per il bene del basket montecatinese. Poi la progressiva perdita della vista e la malattia ce lo hanno portato via. Ma resterà nei nostri cuori. Oggi alle 15 i funerali in San Francesco.

Marco A. Innocenti