A scuola di soccorso all’agrario Iniziativa della Misericordia Coinvolti una sessantina di ragazzi

Agli studenti sono stati mostrate le prime manovre da effettuare con l’impiego del defibrillatore

A scuola di soccorso all’agrario  Iniziativa della Misericordia  Coinvolti una sessantina di ragazzi

A scuola di soccorso all’agrario Iniziativa della Misericordia Coinvolti una sessantina di ragazzi

I ragazzi delle classi V dell’Istituto agrario Anzilotti, una sessantina circa di studenti, hanno trascorso una mattinata diversa dalle altre, in compagnia dei volontari e dei soccorritori della Misericordia. Anche quest’anno l’associazione di volontariato, in accordo con il Provveditorato agli studi, ha organizzato il corso Asso, ‘A Scuola di Soccorso’, pensato per istruire i ragazzi sul BLSD, le manovre di primo soccorso con l’impiego di defibrillatore. "Questo iniziare alle pratiche della rianimazione- ha spiegato Riccardo Fantacci, del coordinamento di Pistoia dell’associazione –è un modo per diffondere il sistema dell’emergenza". Nel corso di questo anno scolastico, su tutto il territorio provinciale, sono stati formati 2104 studenti, negli ultimi sette anni oltre 11mila in provincia, più di 110mila in tutta la Toscana. All’Anzilotti, al fianco di Fantacci, hanno partecipato alla giornata Mattia Spinelli, rappresentante della Federazione regionale della Misericordia, Gianmarco Occhipinti, delegato alla formazione del coordinamento provinciale, Niccolò Guarnieri, governatore della Misericordia di Pescia, ai partecipanti è stata data l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore. "Il progetto Asso riguarda non solo i ragazzi delle scuole superiori, ma anche i più piccoli- ha aggiunto Spinelli –parte dalla scuola dell’Infanzia, passando per la scuola primaria di primo grado e la secondaria di primo grado. Per ogni livello scolastico sono definiti percorsi formativi, per avvicinare i più piccoli al mondo del soccorso". Guarnieri ha ringraziato la scuola e i referenti regionali e provinciali della Misericordia, per l’iniziativa. "Questa non sarà l’ultima giornata- ha detto –è l’avvio di un percorso. Vogliamo lanciarci sul territorio, queste iniziative fanno parte di un programma di rilancio e contatto con le persone, di qualsiasi età, dai più giovani ai più anziani. Aspetto importante è quello di creare nella società civile quell’anello della catena del soccorso che in Italia si deve ancora costruire. E lo si fa partendo dall’insegnamento di questi ragazzi di queste manovre e di quelle di disostruzione, tutte quelle manovre che devono essere effettuate nell’immediato. Un’ambulanza arriva nell’arco di 7-10 minuti, poter effettuare queste manovre limita sicuramente i danni, riduce la mortalità".Emanuele Cutsodontis