REDAZIONE MASSA CARRARA

Zum Zeri tra cantieri e criticità: "Il nostro un grande campo scuola ma i maestri di sci sono introvabili"

Al via la stagione nel periodo di Natale. Il gestore Viaggi: "Collaudato gli impianti, cerchiamo personale". Operazione Comune-Regione da 600mila euro per destagionalizzare l’attività. Fondi per pista sintetica.

La neve è ancora una speranza, ma a Zum Zeri fervono i lavori per aprire la stagione almeno per le feste natalizie

La neve è ancora una speranza, ma a Zum Zeri fervono i lavori per aprire la stagione almeno per le feste natalizie

Cantieri aperti alla stazione invernale di Zum Zeri per preparare la nuova stagione sciistica nel segno dell’ottimismo. Uno sforzo organizzativo ed economico importante sostenuto anche dalla Regione Toscana. Da settimane sulle piste si lavora per ripristinare e migliorare i tracciati, completare le possibilità di innevamento programmato con l’acquisto di altri cannoni, adeguare strutture e impianti ai protocolli previsti per migliorare sempre la ricettività. La neve è ancora una speranza, ma a Zum Zeri fervono i lavori per aprire la stagione almeno per le feste natalizie. "Proprio così, contiamo di prendere il via nel periodo di Natale – dice Maurizio Viaggi, presidente della società no-profit che gestisce la stazione invernale zerasca –. Abbiamo lavorato molto per preparare l’esordio in attesa di nevicate, ma anche pronti ad utilizzare l’innevamento artificiale. Abbiamo migliorato le piste, collaudato gli impianti. Ma uno dei grossi problemi è la mancanza di maestri di sci. Zum Zeri è una grande campo scuola dove tutti vengono ad imparare e gli istruttori servono come il pane. Ma abbiamo difficoltà in questo senso. Una limitazione condivisa anche con altri impianti dell’Appennino. Un fenomeno che è legato al mercato del lavoro, ovviamente i maestri tendono a cercare lavoro nei grandi impianti e nell’arco alpino dove le stagioni durano più a lungo. Ma voglio lanciare ugualmente un appello rivolto a chi potrebbe essere in grado di darci una mano. Spero di poter aprire comunque la nostra scuola di sci". Una novità ha riacceso gli entusiasmi: il sodalizio ha firmato una convenzione ventennale che consente di intervenire sulla seggiovia per rinnovare gli impianti. Un risultato reso possibile dal sostegno dell’Amministrazione comunale di Zeri e dalla Regione Toscana che ha messo a disposizione un contributo di 656mila euro.

"Un’operazione che non è solo legata al mondo della neve – prosegue Viaggi –, ma anche un obiettivo di destagionalizzazione perché sarà possibile sciare anche in periodi diversi dall’inverno grazie alla pista sintetica. D’estate e in autunno con la seggiovia in funzione saranno valorizzati altri aspetti sportivi legati all’uso delle bike e alla ricerca dei funghi. In più abbiamo un fondo di 500 mila euro per sistemare le piste e creare i tappeti sintetici che comunque porteranno curiosità consentendo di iniziare anche prima la stagione invernale". Da non dimenticare la possibilità di sciare in notturna il sabato sera sul Campo scuola e il Cippo 15 "abbiamo potenziato gli impianti di illuminazione – aggiunge Viaggi –. Non cambiano i prezzi degli skipass con il giornaliero standard tra i 22 euro del feriale e i 30 euro del festivo".

I tecnici cercheranno di capitalizzare il manto nevoso e all’inizio venerdì e sabato saranno aperti solo i campi scuola perché c’è bisogno di poter garantire la copertura dello strato nevoso su tutte le piste per la giornata di domenica. Un’altra novità è che saranno aperte le piste già alle 7 di mattina per consentire agli sciatori di godersi l’innevamento perfetto.

L’apertura delle piste da sci è una opportunità per il territorio e per la sua promozione turistica, un bene per la natura e un buon auspicio per la ormai imminente stagione invernale nelle valli di Zeri che si annuncia ricca di eventi. Un altro punto di forza della stazione zerasca è l’accoglienza e la qualità dei servizi con la possibilità di organizzare ciaspolate, cene al rifugio con menù particolari legati alla tradizione locale.

Natalino Benacci