
La commissione Progetto donna Centro per le pari opportunità
Agnese Pini e Angela Maria Fruzzetti per le donne del 7 luglio. La commissione Progetto donna Centro per le pari opportunità, in occasione dell’81º anniversario della rivolta delle donne carraresi contro l’occupazione nazifascista organizza la rassegna ’Intorno al 7 luglio’: due giorni di cultura e riflessione sulla storia e sul nostro presente. Si comincia sabato 12 alle 18 al palco della Musica di piazza Gramsci, dove sarà presentato il volume di Angela Maria Fruzzetti ’Vittime civili. Danni collaterali’ (Tara editoria): saluti istituzionali della sindaca Serena Arrighi, introduzione della presidente della commissione Progetto donna Centro per le pari opportunità Francesca Menconi e della consigliera comunale Brunella Vatteroni, mentre spetterà alla vicepresidente Alina Gjika dialogare con l’autrice.
Domenica 13 invece l’intervento di Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale e presidentessa della casa editrice Longanesi, "una donna capace di fare la differenza", come ha detto Francesca Menconi, sarà preceduto dai saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Gea Dazzi, e seguito dalla proiezione del documentario ’Le radici della Resistenza. Donne e guerra, donne in guerra’ di Francesco Andreotti.
"Un monito a non dimenticare il passato e a motivarci nelle azioni quotidiane promuovendo la pace e la fattiva parità di genere, consapevoli che la determinazione e la tenacia delle donne, sia ieri che oggi, possono fare la differenza" ha ribadito Menconi. "Quanto avvenuto 81 anni fa nella nostra città non è solo un avvenimento chiave della lotta di liberazione apuana e nazionale, ma è stato anche un momento di grande impatto, una rivoluzione non violenta e dai tratti spiccatamente femminili di cui noi tutti siamo fieri" ha aggiunto la vicesindaca Roberta Crudeli.
Mentre la consigliera comunale Brunella Vatteroni ha sottolineato: "È un evento che ci caratterizza come Comune e mette al centro le donne che reagirono in maniera non violenta ottenendo un risultato con determinazione. Le esperienze femminili sono spesso trascurate dalla storia". "È bene ricordare che il 7 luglio non nasce qualche giorno prima - ha ricordato Giovanna Bernardini - era dagli anni ‘30 che le donne di Carrara soffrivano durante il regime fascista. Portavano il pane in casa, hanno lottato nella Resistenza armata, ma dopo la pace non si voleva concedere loro il diritto di voto. Quando sono state remunerate della loro presenza sociale? Sarebbe un vantaggio non solo per le donne ma anche per gli uomini". "Dopo la disperazione la fame i morti oltretutto dovevano lasciare la città, ma fecero paura ai tedeschi. Continuiamo anche noi con quel carattere ribelle" ha concluso Alina Gjika.