FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Variante Aurelia, avanti tutta: "La migliore soluzione possibile"

Le integrazioni di Anas al progetto ribattono punto su punto alle contestazioni di tecnici e cittadini .

Variante Aurelia, avanti tutta: "La migliore soluzione possibile"

Variante Aurelia, avanti tutta: "La migliore soluzione possibile"

Il 25 marzo, dopo lunga attesa, Anas ha presentato le integrazioni e le risposte alle osservazioni dei cittadini sul progetto del primo lotto Variante Aurelia, dal Canalmagro alla Stazione. Un iter avviato nel 2021 che ora arriva a una nuova fase, decisiva sul tavolo della valutazione di impatto ambientale del Ministero dell’ambiente. Perché dopo così tanto tempo gli stessi uffici del Mase hanno anche riaperto la fase di contributi e osservazioni. Di fatto la società tira dritta, ribatte punto su punto su temi e criticità messi sul tavolo attraverso una gran quantità di carte, studi e analisi che ora saranno approfonditi da tecnici e cittadini, ma su cui vale la pena provare a fare una sintesi.

Partiamo dalla rotatoria davanti all’ospedale del cuore Pasquinucci: non sono possibili, scrive Anas, soluzioni alternative. "La soluzione di progetto risulta la migliore tra tutte le possibili soluzioni alternative – sostiene –. Uno spostamento della rotatoria verso sud lungo Via delle Jare, in allontanamento dal fronte ospedaliero, determinerebbe implicitamente la necessità di realizzare due rami di innesto alla suddetta rotatoria dotati di flesso ed in variante rispetto all’attuale sede stradale. Una configurazione di questo tipo comporterebbe una riduzione del livello di servizio del nodo e un peggioramento delle condizioni di sicurezza stradale rispetto a quello ad oggi previsto in progetto. D’altra parte tale spostamento porterebbe la rotatoria R04 a ridosso della rotatoria di progetto R03 generando criticità riguardo la funzionalità delle due rotatorie contigue. Da un punto di vista trasportistico sarebbero penalizzati i flussi verso il centro città per chi proviene da est e viceversa; tali flussi risultano non trascurabili rispetto ai volumi totali".

Andare invece verso est od ovest, significherebbe per Anas andare a impattare su diverse abitazioni oppure non modificare in alcun modo l’impatto acustico e atmosferico sull’ospedale, per diventare poi "impossibili" per la presenza del Canal Magro e di altri tessuti abitativi.

Lasciare tutto com’è? Non è la soluzione migliore per Anas perché l’Aurelia presenterebbe troppe criticità. Inoltre la variante non andrebbe a impattare sulla tenuta del reticolo idrogeologico: "Sono state inserite nell’intervento opere di continuità idraulica al di sotto del rilevato stradale, in numero e di dimensioni tali da rendere idraulicamente trasparente il corpo stradale e di non indurre pertanto nessun potenziale effetto barriera. Tale risultanza progettuale ha consentito di rendere non necessaria la previsione di opere di compensazione idraulica né la necessità di realizzare un volume di espansione a mitigazione del rischio idraulico indotto dalla nuova infrastruttura".

Ci sarebbe solo un aggravio, evidenzia Anas, in un’area tra via delle Gorine e il nuovo rilevato ma questa zona, precisano, già depressa, sarà oggetto di esproprio e diventerà proprietà di Anas così da essere recintata. Via Francigena, nessuna interferenza e il tracciato sarà reso più sicuro. Questa la posizione della società che in merito alla Francigena ‘pedonale’ che viene interessata solo all’altezza della rotatoria dell’ospedale mentre quella ciclabile su via delle Gorine, via Due Madonne e via Sei Ponti (oltre la ferrovia) "il progetto stradale ha previsto la realizzazione, in affiancamento all’asse stradale in progetto, di una pista ciclabile, completamente in sede propria che permetta di percorrere tale tratto di viabilità in completa sicurezza. Il percorso si collega proprio al percorso ciclabile in corrispondenza del bivio tra via delle Gorine e via Due Madonne, permettendo così eventualmente di usufruire di un tratto di ciclabile in totale sicurezza".