"Un’ecografia? Il primo posto è... mai. Sarò costretto ad andare al privato"

Il racconto del 72enne Marzo che deve sottoporsi a un esame all’addome in tempi molto celeri "Non c’è spazio nemmeno il prossimo anno. Ma non mi arrendo, ormai è diventata una questione di principio".

"Un’ecografia? Il primo posto è... mai. Sarò costretto ad andare al privato"

"Un’ecografia? Il primo posto è... mai. Sarò costretto ad andare al privato"

di Patrik Pucciarelli

Deve fare un’ecografia, ma non ci sono posti disponibili neanche nel 2025. L’odissea del 72enne Mario Marzo riguarda la sanità pubblica e la necessità di rivolgersi al privato per cause di forza maggiore. "Devo fare un’ecografia addominale al più presto - racconta -, ma nonostante tutti i giorni provo a prenotarla continuano a dirmi che purtroppo è tutto pieno e addirittura non c’è una data disponibile neanche il prossimo anno". Sembra fantascienza ma non lo è, la realtà vede un uomo originario di Massa, con in mano l’impegnativa del suo medico curante datata 3 febbraio riportante la richiesta di ‘ecografia addominale della cute e tessuto sottocutaneo’.

"Con questa mi sono presentato lo stesso giorno della richiesta all’ospedale di Massa - prosegue il 72enne -, ma mi hanno detto che non è possibile effettuarla perché non hanno posto. A quel punto sono andato prima al distretto di via Bassa Tambura poi a quello di Marina di Massa, ma in entrambe i casi mi è stata data la stessa risposta che non c’era neanche un giorno libero". A quel punto Marzo ha continuato a recarsi ogni mattina ai distretti Asl però sembra che quell’ecografia ‘non s’ha da fare’ per lui solo continui rimbalzi e nessuna data futura, neanche a lungo termine. "Sempre il 3 febbraio ho fatto un’impegnativa per una visita al cuore l’appuntamento mi è stato dato tra 7 mesi, il 12 dicembre, ma nonostante l’appuntamento a lunga distanza almeno ho una data a differenza dell’ecografia. Non so come fare a questo punto mi rimane solo che andare in un centro privato, pagando non so quanto, ma io quell’ecografia devo farla al più presto".

Dal 3 febbraio imperterrito il 72enne ha continuato a recarsi all’Asl "ormai è diventata una questione di principio - conclude -, è impossibile con non ci sia mai un posto libero però a questo punto la salute viene prima di tutto, non posso continuare a rimandare la visita. Quello che non trovo giusto è che ci sia sempre una maggiore volontà di portarci verso la sanità privata, ci prendono per sfinimento"