
di Manuela Ribolla
Tradizione, passione, territorio, futuro. Sono questi gli ingredienti che rendono l’Azienda agricola "Il Meleto", di Annalisa Mori e Sergio Bardini unica e speciale. Il suo nucleo fondante ruota attorno alla coltivazione della mela Rotella, un prodotto insito nelle radici del territorio lunigianese, e ad altre colture che negli anni si sono sviluppate. L’azienda, di tipo familiare, nasce nel 2016, quando Annalisa aveva appena trenta anni. Pontremolese doc, si laurea in Scienze erboristiche e prodotti della salute per poi iscriversi nuovamente alla facoltà di Scienze agrarie, all’Università di Pisa. Nel frattempo diventa imprenditrice agricola, apre una partita Iva e decide di dare vita, insieme allo zio Sergio, a quello che era un sogno. In realtà la passione per la terra e per i suoi frutti Annalisa la eredita dalla famiglia. I suoi nonni, Angiolo ed Elide da sempre si dedicano a quest’attività a Pontremoli e la mamma, Marisa, era titolare di uno storico negozio di frutta e verdura all’ombra del Campanone. Il loro frutteto, circa 12.300 piante nel comune di Filattiera, su tre ettari abbondanti di terreno, è noto ben oltre i confini territoriali. Impianti a coltivazione intensiva che danno come frutto principale proprio la mela rotella, una mela autoctona tipica della Lunigiana, ma anche una piccola produzione di Royal e Fuji. Non solo. Annalisa e Sergio possiedono un gregge di pecore zerasche, una quarantina, che vivono all’aperto. Sui suoi tre ettari viene coltivato anche il Grano 23, una varietà antica di grano sul quale l’Università di Pisa sta conducendo un progetto di studio.
"La mela rotella è un prodotto autoctono – racconta Annalisa a chi le chiede perché concentrare il suo lavoro su questa tipologia di frutto -, più resistente all’attacco degli agenti patogeni rispetto alle altre coltivazioni. Il nostro desiderio era quello di valorizzare questo tipo di produzione, legata alla storia della Lunigiana". Grazie alla cospicua produzione Annalisa e Sergio hanno potuto destinare una parte delle mele alla loro trasformazione in succo, senza l’aggiunta di zuccheri, e di marmellata, anche questa a basso contenuto di zuccheri.
"Quest’anno abbiamo subito una discreta perdita nella produzione di Grano 23 – ha poi aggiunto Annalisa -, a causa della massiccia presenza di ungulati". Il Covid 19 non ha influenzato il loro lavoro dal punto di vista concreto. "Per il futuro vorremmo investire nella trasformazione delle mele – ha concluso -, ottenere la certificazione Bio, e avviare attività formative e didattiche rivolte a studenti di tutte le età". Le mele de "Il Meleto" sono acquistabili anche online, scrivendo a [email protected] o chiamando il numero 347.1145453.