Aderendo a un’iniziativa nazionale, la mattina della festa della Liberazione l’Anpi di Pontremoli ha accolto alla stazione e accompagnato un gruppo di escursionisti di Parma che durante il cammino verso Filetto, sostando, hanno letto brani del libro di Laura Seghettini “Al Vento del Nord“. Sono stati felici di mettere una rosa – portata da Parma – sotto la targa ai giardini che sono stati intitolati alla partigiana. Laura Seghettini, pontremolese, antifascista e partigiana combattente, era arrivata al battaglione “Picelli“ nella primavera del 1944 nella zona di Cervara, dopo essere stata più volte imprigionata dai fascisti per la sua attività clandestina. Nei giorni successivi la tragica fine della sua breve parentesi affettiva con il comandante del “Picelli“, Dante Castellucci “Facio“, Laura aveva lasciato i monti di Pontremoli per continuare a combattere tra i partigiani emiliani, arrivando a essere vicecommissario della Brigata “Garibaldi“ di Parma – fatto quasi unico per una donna – la città dove ha sfilato subito dopo la liberazione alla testa delle formazioni partigiane. Al termine della guerra, dopo aver cercato invano giustizia per l’uccisione di Facio, che era stato fucilato al termine di un processo-farsa tenuto da uno pseudo tribunale partigiano, Laura si è dedicata all’insegnamento, crescendo generazioni di giovani, educandoli alla coscienza civica e all’impegno per la democrazia. Nel 2005, a Roma, il presidente della Repubblica Ciampi l’ha insignita del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. È del 2006 il suo primo e unico libro “Al vento del nord. Una donna nella lotta di Liberazione“. Nel pomeriggio, prima della cerimonia della festa di Liberazione, l’Anpi ha messo a dimora una pianta di rose rosse. Con l’auspicio che crescano rigogliose.
CronacaUna rosa rossa per la partigiana Seghettini