ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Nuova palazzina di via Pisacane. La parte ’ privata’ ancora da finire: "Nessuno ci viene in soccorso"

Diciotto famiglie si lamentano dei cantieri non conclusi. L’appello lanciato all’amministrazione. Il complesso realizzato dal Comune. "Niente acqua calda o ascensore e le ringhiere ’ballano’".

Diciotto famiglie si lamentano dei cantieri non conclusi. L’appello lanciato all’amministrazione. Il complesso realizzato dal Comune. "Niente acqua calda o ascensore e le ringhiere ’ballano’".

Diciotto famiglie si lamentano dei cantieri non conclusi. L’appello lanciato all’amministrazione. Il complesso realizzato dal Comune. "Niente acqua calda o ascensore e le ringhiere ’ballano’".

Una grande attesa che sembrava finalmente finita. Le 18 famiglie erano pronte da tempo a prendere possesso di una delle nuove palazzine di via Pisacane ai Poggi. C’è un piccolo problema però: mentre gli inquilini in carica all’Erp del ’palazzone’ adiacente che sarà demolito entro 60 giorni stanno ricevendo, pro forma, la documentazione necessaria per trasferirsi in una delle due palazzine, il complesso che riguarda i privati sembra essere al centro di una vera e propria odissea.

Secondo il racconto dei residenti i lavori sono ancora da concludersi. Già una segnalazione simile era stata fatta nei mesi successivi, ma non ne era scaturito nulla: "C’è la muffa partendo dallo scantinato – racconta uno dei coinquilini –, in cantina abbiamo avuto già alcuni allagamenti, abbiamo dovuto portare noi l’acqua fuori perché non riusciva ad uscire. Le ringhiere dei balconi ’ballano’, ma vi sembra giusto?".

I due stabili interessano circa una cinquantina di persone, tra privati e alloggi Erp. Una palazzina è costruita dal Comune grazie ai fondi trovati con il Bando delle Periferie di 16 milioni di euro, oltre che al contributo delle 18 famiglie, che nel corso degli anni avevano riscattato il loro appartamento, l’altra è stata ristrutturata dall’Edilizia residenziale pubblica.

La protesta continua: "Qui non si presenta nessuno – prosegue l’amaro sfogo –, il notaio ci ha detto di rivolgersi a queste persone che stanno realizzando i lavori per le porte o le finestre. Noi chiamiamo, o non mi rispondono, o ci dicono ’ci stiamo organizzando’, ma non viene nessuno lo stesso. Sono palazzi all’abbandono, la parte dei gabinetti è una cosa vergognosa, il Comune lo sapeva e adesso non fa nulla. C’è chi si è ritrovato senza l’acqua calda da due mesi, altri sono in difficoltà perché sono anziani e non c’è l’ascensore. Una situazione paradossale, nonostante il nostro contributo economico".

E l’amarezza diventa ancora più profonda, visto che nella parte di Erp si vive un’altra atmosfera: "La situazione per gli inquilini dell’Erp è migliore – concludono –, sono seguiti anche per quel che riguarda il trasloco, a noi invece niente".