Una Pasqua troppo anticipata. E col maltempo arrivano le disdette

Il tempo incerto ha fatto cancellare molte prenotazioni. Impossibile iniziare la stagione estiva a fine marzo. Tonarelli: "C’è anche il problema personale: solo chi già suoi dipendenti può permettersi di aprire".

Una Pasqua troppo anticipata. E col maltempo arrivano le disdette

Una Pasqua troppo anticipata. E col maltempo arrivano le disdette

di Patrik Pucciarelli

Pasqua incerta con disdette e prenotazioni lampo. A mettere in croce albergatori e ristoratori è l’incognita del tempo che frena le aspettative di una partenza di stagione anticipata. Una festività che cade bassa, a fine marzo, troppo presto per rilassarsi al mare e tanti che preferiscono le ultime nevicate con piste da sci battute e pronte, a detta degli esperti, migliori che in piena stagione invernale. "Eravamo partiti bene, ma le previsioni hanno dato un freno alle prenotazioni con diverse variazioni di soggiorno - spiega il vicepresidente di Federalberghi costa apuana e titolare dell’hotel ‘Tenda Rossa’ a Marina di Carrara, Marco Isoppo -. Il tempo ci sta mettendo i bastoni tra le ruote per questo non abbiamo fatto il tutto esaurito, a differenza dello scorso anno quando è caduta a metà aprile ed eravamo pieni".

Ancora freddo per andare in spiaggia "diverse famiglie hanno virato verso altre destinazioni - prosegue il vicepresidente -, in alta montagna c’è tanta neve e abbiamo avuto chi ha disdetto per andare in vetta. Le strutture sono quasi tutte aperte a parte alcuni stabilimenti balneari. Gli arrivi comunque ci sono, ma è normale che a Pasqua ci aspetteremmo più persone. Quello che speriamo, come albergatori e Federalberghi, è che sia la promozione del New York Times che l’arrivo in città della trasmissione ‘4 Ristoranti’ con Alessandro Borghese, siano un volano per il nostro turismo". Turismo nostrano quello di questa Pasqua 2024 con "prenotazioni per la maggior parte di persone italiane e qualche straniero - racconta la presidente di Federalberghi costa apuana e titolare dell’hotel Eden al Cinquale, Sabrina Giannetti -. Siamo positivi qualche prenotazione c’è stata, ma se le previsioni meteo fossero state migliori avremmo avuto molta più clientela. Gli associati ci hanno detto che quest’anno è salito il numero degli italiani, una novità rispetto al trend passato che vedeva più stranieri. Purtroppo a fine marzo ci ritroviamo con le piste da sci ancora attive che vanno in contrasto con il soggiorno sul litorale. Qualche struttura ha deciso di rimare chiusa per aprire poi per il ponte del 25 aprile".

Anche sulla ristorazione la parola incognita fa da padrona. "Sarebbe stato bello prendere questa onda lunga e fare partire la stagione già da oggi - dice il presidente provinciale della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) e titolare della trattoria Baria a Marina di Massa, Francesco Tonarelli -. Le previsioni danno brutto tempo quindi per chi deve raggiungerci ci pensa due volte. La Pasqua arrivando così presto non permette ai ristoratori di lavorare a pieno regime e dato che diversi stabilimenti balneari sono chiusi a risentirne sono anche i ristoranti. Una situazione strana con tante prenotazioni iniziali e successive disdette. Poi c’è la questione del personale perché chi ha già i suoi dipendenti può permettersi di aprire ma chi deve prendere qualcuno per la stagione attenderà ancora un po per aprire i battenti, magari dal ponte del 25 aprile".

Infine Andrea Scagliola del rifugio Cai di Carrara a Campocecina. "Abbiamo avuto diverse disdette, se la Pasqua fosse caduta tra una settimana sarebbe stato diverso. Colpa del tempo incerto anche in questi giorni c’è chi ha cambiato idea, ma comunque tra i 45 posti letto e gli 80 coperti la domanda è stata abbastanza alta. Tanti scelgono lo sci l’alta montagna è ancora attiva. Penso che si partirà dal 25 aprile con la stagione vera e propria".