
Una chiesina da salvare Riapre la cappella Bondielli "Ma occorre un restauro"
In via Sopramonte, tra il monte di Pasta e la via Aurelia, c’è un piccola chiesina con le mura, in parte, ricoperte di edere. Una struttura di mattoncini rossi che incuriosisce, posta in mezzo alle abitazioni, proprio sulla strada. E’ la cappella Bondielli, un tempo dedicata agli scouts di Massa e intitolata a San Giovanni Evangelista. Recentemente, è stata oggetto di pulizia, se vogliamo, un piccolo restauro per poter riaprire le porte al pubblico. Sentiamo Agnese Bondielli, figlia di Alberto, ovvero colui che aveva fatto edificare quell’opera. "Negli anni Venti-Trenta mio babbo aveva lì un laboratorio artistico di marmi e riuniva ragazzi per far imparare loro il mestiere. E non solo. Radunava ragazzi anche per giocare a pallone, visto che intorno era stato realizzato un campo sportivo. Volle realizzare anche l’oratorio, quella piccola cappella che vediamo ancora oggi. E proprio in quel periodo il babbo realizzò anche il rifugio al Puntato, dove portava i ragazzi organizzando campi invernali e campi estivi, nello spirito dell’educazione e dell’accoglienza. Eravamo sotto il duce e nel 1929 i fascisti arrivarono anche al Puntato tentando di demolirlo. Ovviamente lui non aveva la tessera fascista e di conseguenza aveva perso tutti i diritti civili". La cappella in via Sopramonte ha sempre funzionato con don Radicchi e successivamente con don Giuseppe. "E stata intestata ai miei nonni Clara Lemmi e Andrea Bondielli – rammenta Agnese – come riporta la scritta in una lapide interna".
Ma come si presenta oggi questa piccola cappella? "Purtroppo ha una crepa sul muro e ci sono infiltrazioni anche dal tetto. Vorremmo restaurarla e speriamo di trovare sponsor che ci aiutino in questo. All’interno conserva dipinti che ha fatto mio babbo e la statua della Madonna del Buon Consiglio. Non sappiamo ancora quale destinazione avrà, tutto dipenderà dalla disponibilità dei sacerdoti. Quando l’abbiamo aperta per ripulirla c’è stata una toccante manifestazione di solidarietà, vicinanza e dimostrazione di affetto dalle persone del piccolo borgo. Ci hanno aiutato, ’quelli del Ponticello’, contribuendo anche con materiale utile per consentirne la riapertura, quindi li ringrazio di cuore".
Tra quelle mura sono stati celebrati matrimoni, comunioni e battesimi per cui racchiude memorie di tante famiglie di Massa. La piccola cappella è destinata a diventare nuovamente luogo di preghiera. Alberto Bondielli, lo ricordiamo, è stato il fondatore dello scoutismo a Massa, avendo conosciuto Robert Baden-Powell a Torino nei primi anni Venti e pensando di portare anche in terra apuana il forte messaggio scout legato alla formazione e all’educazione dei giovani.
Angela Maria Fruzzetti