Un urlo si alza in tutta la provincia: "Basta con la violenza sulle donne". Le battaglia delle nuove generazioni

Flash mob dei ragazzi del ’Salvetti’, altri 300 studenti al cinema Garibaldi per ’C’è ancora un domani’. Drappo rosso al castello Aghinolfi, gazebo di polizia a Montignoso e manifestazioni dei licei lunigianesi.

Un urlo si alza in tutta la provincia: "Basta con la violenza sulle donne". Le battaglia delle nuove generazioni

Un urlo si alza in tutta la provincia: "Basta con la violenza sulle donne". Le battaglia delle nuove generazioni

Oltre 600 gli accessi per codici rosa e oltre 550 i casi di maltrattamento o abuso su tutto il territorio dell’Asl nel 2022. Numeri che fanno spavento. Fortunatamente una luce di speranza arriva dalle giovani generazioni. I ragazzi dell’istituto ’Salvetti’ di Massa sono scesi in piazza per manifestare tutto il loro dissenso contro la violenza di genere. A pochi chilometri di distanza ben 300 ’colleghi’ degli istituti di Carrara si sono dati appuntamento per assistere alla proiezione del film di Paola Cortellesi ’C’è ancora domani’. Emozione e grande riflessione hanno caratterizzato la mattinata al cinema Garibaldi. Un lungo fil rouge che ha percorso tutta la provincia. I licei lunigianesi hanno risposto con grande trasporto. Nella sala consiliare del comune di Aulla gli studenti del triennio del ’Leopardi’ hanno assistito a una conferenza e successivamente hanno esposto striscioni come ’L’amore non è possesso’.

Anche le forze dell’ordine hanno fatto sentire la loro presenza: un gazebo al mercato a Montignoso con la polizia e il questore Santi Allegra. A Santa Lucia è stata ripristinata la panchina e la targa contro la violenza sulle donne. Presenti gli alunni della Mazzini, l’associazione Borgo del Ponte Santa Lucia e Capaccola con il suo presidente, Vincenzo Ozioso e alcuni collaboratori. Presenti anche il consigliere comunale, Daniele Tarantino e Angela Maria Fruzzetti promotori del progetto. Sono 14 i "monumenti" contro la violenza distribuiti sul territorio e il 15esimo sarà installato a Forno il prossimo 29 novembre. "Un ringraziamento – dicono – a Elisa, Fabio, Sergio e Marzia del circolo Santa Lucia e alle insegnanti Maria Grazia Marsili, Leonarda Giacalone, Paola Troso, Sara Galluzzo".

Gli accessi per codice rosa registrati nei pronto soccorso sono stati 603 di cui la maggior parte di donne, ben 420 ovvero circa il 70 per cento. Si sono presentate persone soprattutto di nazionalità italiana (75%) e di tutte le fasce d’età anche se principalmente comprese tra i 18 e i 49 anni e con un impressionante 14 per cento costituito da minori. I motivi che portano all’attivazione del codice rosa sono nel 93% per maltrattamento e nel restante 7 per cento per abusi sessuali. Nei consultori sono state erogate 2913 prestazioni destinate a 564 persone che si sono rivolte ai servizi per maltrattamenti fisici (295) e per abusi sessuali (36), mentre i restanti sono casi di maltrattamenti psicologici o di negligenza genitoriale.

"Si tratta principalmente donne, di tutte le età e appartenenti a tutte le fasce sociali – spiega Rosa Maranto, direttrice delle attività consultoriali dell’Asl – le principali vittime di violenza, in particolare di quella domestica: spesso subiscono abusi per mano di padri, partner, fratelli, figli, ex mariti o ex fidanzati, persone con le quali avevano o hanno un legame affettivo".

"La violenza su donne, e in particolare su nostre operatrici – sottolinea Maria Letizia Casani, direttrice generale della Asl Toscana nord ovest – quest’anno ha toccato, come era purtroppo già successo in passato, la nostra azienda da molto vicino. In occasione di eventi eclatanti, come testimoniano i fatti di questi giorni, si crea allarme sociale e un clima di straordinarietà rispetto al fenomeno. Ma la triste realtà è che si tratta di una condizione quotidiana e molto diffusa. I nostri operatori lavorano ogni giorno per prevenire o per contrastare ogni forma di violenza, sia quando essa riempie la pagine della cronaca sia quando viene per così dire dimenticata. Si tratta di una lotta di civiltà".