
Da sinistra il sindaco Jacopo Ferri, Diana Vaccaro responsabile patrimonio artistico Bpm e Paolo Lapi
Oltre duemila visitatori in quattro mesi di esposizione. Ultimi a visitare la rassegna ’Magnificat’ nella Sala dei Sindaci del palazzo comunale di Pontremoli sono stati gli alunni di scuola media provenienti da tutta Italia che hanno partecipato al ’Premio Bancarellino’.
Sono considerate veri e propri capolavori pittorici le quattro tele esposte nella Sala dei Sindaci del Palazzo comunale di Pontremoli, prestate dal Banco BPM nell’intento di valorizzare e restituire alla collettività l’importante patrimonio frutto delle varie tradizioni collezionistiche delle banche che sono confluite nel gruppo. Tre opere sono state concesse in prestito da Banco Bpm, nell’ambito di una collaborazione ormai proficua e consolidata con l’amministrazione comunale.
Si tratta della “Madonna col Bambino“ del lodigiano Martino Piazza (1475/1480 – 1523), della “Madonna con Bambino“ del lombardo Marco d’Oggiono (1520-1530) e della “Madonna e San Giuseppe in adorazione di Gesù Bambino“ della bottega di Domenico Ghirlandaio (fine del XV secolo). Un’altra tela è poi arrivata dagli Uffizi il 6 agosto scorso “Madonna col Bambino e San Giovannino“ (datata 1480, circa) di Jacopo del Sellaio, una tempera su tavola di grande bellezza che rientra nel tema mariano della mostra curata dal professor Paolo Lapi con la finalità di mostrare l’arte a km zero.
Le tele erano state selezionate seguendo un criterio che accomuna i caratteri delle immagini esposte ad altre immagini mariane che sono presenti a Pontremoli. Tra queste la “Madonna col Bambino“ (XV secolo) di Agostino di Duccio, conservata nella chiesa di san Francesco, la “Madonna con Bambino“ dell’Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso alla S.S. Annunziata e la “Madonna adorante il Bambino“, affresco del XV secolo staccato dal muro del Palazzo comunale e riattaccato a una tela dai fratelli Angelo e Tiziano Triani. Un legame mariano che trova una sintesi nella devozione alla Madonna del Popolo, a cui la comunità fece un voto nel 1622 al fine di sconfiggere con un atto di fede la pestilenza che stava falcidiando la popolazione, di cui tre anni fa si è celebrato solennemente il quarto centenario.
"Siamo molto soddisfatti per l’andamento delle varie mostre proposte – ha spiegato il sindaco, Jacopo Ferri – Un grazie a chi ci dà sempre la sua fiducia, al professor Lapi che non manca mai di supportarci e a tutti i volontari che, nelle giornate festive, ci hanno permesso di tenere aperta la mostra".
Natalino Benacci