
"Un colpo forte poi le urla dalle scale" La fuga dei residenti dal palazzo in fiamme
di Alfredo Marchetti
"C’è stato un gran botto, poi un gran fumo. Sentivamo le urla dalle scale". Un grande spavento. Fortunatamente i vigili del fuoco sono arrivati in una manciata di minuti. L’incendio che di fatto ha paralizzato il centro città nel tardo pomeriggio è finalmente domato. Al lavoro una trentina di pompieri nell’edificio di fronte alle Poste italiane, sette piani (fino al quarto sono uffici, poi ci sono appartamenti). Le fiamme sono divampate dal sotterraneo lato Viareggio, il rogo ha fatto saltare la corrente elettrica. Cinque persone (tre bambini e due adulti, di famiglie diverse) sono state accompagnate in ospedale leggermente intossicate in via precauzionale. Il giorno dopo c’è la conta dei danni. "Quando è scoppiato l’ìncendio – racconta Antonio Cofrancesco – ero in consiglio comunale e sono stato avvisato delle fiamme. Non pensavo che si fosse così esteso, credevo a qualcusa di meno. Nel palazzo ho tre locali, una sala riunioni e alcune stanze utilizzati come uffici, ma ora sono fuori perché sono inagibili. Siamo attualmente in attesa della verifica degli impianti elettrici. Secondo passeranno alcuni giorni prima di poter entrare di nuovo negli uffici e riprenderci la normalità. Da quanto mi hanno detto l’incendio è partito da sotto la mia sala riunioni. Meno male che le impiegate non erano in ufficio".
Chi è stato protagonista suo malgrado di quanto stava succedendo è il residente Alessandro Lazzini, che ha un appartamento al sesto piano: "Mi ricordo che è andata via la corrente. Ho cercato di capire le cause e sono uscito di casa perché volevo andare al contatore dell’elettricità per riattivarlo. Appena mi sono affacciato ho visto un fumo nero, le scale erano completamente nere.A quel punto ho deciso di ritorarnare in casa ad aspettare i soccorsi. Pochi minuti dopo sono arrivati i soccorsi e sono rimasti fino alle 20.30. Ero con mia mamma e mia nipote in casa e ho seguito tutto. Mentre il fumo stava andando via ci hanno fatto evacuare".
Provata da quanto vissuto nel tardo pomeriggio di lunedì è l’altra residente del palazzo, Francesca Galloni: "Abito al quinto piano, non mi sono accorta di nulla perché ero fuori con i bambini. Fortunatamente non siamo dovuti scappare fuori, ma adesso ci sono i disagi. Momentaneamente ci siamo trasferiti da mia madre, senza luce è davvero dura rientrare, L’Enel ha staccato le centraline. Le cause del rogo? Si parla cortocircuito, saranno i vigili del fuoco a stabilire le cause dell’accaduto".
Un disagio che non stanno vivendo soltanto i residenti, ma anche i negozianti. Luci spente ieri per tutte gli esercizi commerciali in galleria e di fronte alle Poste italiane. Il negozio di abbigliamento ’Nuovo Continente’ ha dovuto fare i conti con l’odore acre rimasto e ieri pomeriggio c’è stata la conta dei danni, visto che alcuni vestiti erano conservati nel magazzino dell’azienda. Attilio Ferri, che lavora nel negozio racconta il disagio: "Sicuramente non avere l’elettricità è un problema, quindi oggi (ieri, ndr) resteramo chiusi. Alcuni vestiti erano giù, nella parte sinistra dei magazzini. Sono stati tutti portati in negozio, stiamo vedendo la situazione, ma sembra che non ci siano grossi danni".
Colto di sorpresa anche il residente Angiolino Mangiaracina: "Ero a letto, mia moglie si è messa a urlare, abbiamo visto il fumo. Ci hanno evacuato. Ora siamo all’ostello Nizza, in queste ore sapremo se potremo tornare a casa. Fondamentale è avere la corrente elettrica". Il figlio Matteo invece si stava riposando dopo aver lavorato di notte: "Siamo scesi immediatamente. Dal terzo piano c’è un corridoio che attraversa il palazzo: non si vedeva niente. L’allarme è scattato intorno alle 18.30, ho sentito un botto. Abbiamo pensato che magari fosse scoppiato qualcosa ma poi abbiamo sentito le grida, con il fumo che saliva".