PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Tutti uniti per la costa. Un piano di salvaguardia contro gli eventi calamitosi

Istituito un tavolo di lavoro fra Gaia, Consorzio di bonifica, Regione e Comuni. Investimenti per impianti migliori e la separazione delle acque nere e bianche.

Tutti uniti per la costa. Un piano di salvaguardia contro gli eventi calamitosi

A seguito di grandi piogge i depuratori vanno in sofferenza. Viene attivato il cosiddetto sistema bypass che garantisce l’efficenza del trattamento, ma solo per una parte delle acque che finiscono in mare, così specialmente in estate scatta il divieto di balneazione. Ieri mattina è stato istituito un tavolo di lavoro per stilare un piano strategico ad hoc per la costa apuoversiliese. "Vogliamo salvaguardare la costa – spiega il presidente di Gaia, Vincenzo Colle – con investimenti da realizzare nei prossimi decenni. Tutti gli enti come il Consorzio di bonifica, i Comuni, la Regione e Gaia uniti per andare a mitigare gli effetti in presenza di importanti eventi meteo ormai frequenti. Un piano che prevede la costruzione di impianti migliori inserendo le vasche di prima pioggia". Il grafico presentato dal presidente Colle riporta un intervento, attualmente a gara, sul depuratore di Massa del Lavello 1 per un totale di 3 milioni e 300 euro mentre per quell’altro, il depuratore del Lavello 2, un intervento di circa 400 mila euro. Interventi necessari quando "in prossimità di queste forti piogge tutta una serie di concause determina un maggiore afflusso di acqua al depuratore – prosegue Colle –. Le interconnessioni tra la fognatura bianca e quella nera con problematiche di allacci non propriamente corretti, poi i problemi relativi alla falda e agli impianti o reti fognarie ormai datate che provocano infiltrazioni in prossimità di questi eventi meteo. Complice anche l’attività che oggi è gestita dai Comuni della rete fognaria delle acque bianche che raccoglie le acque meteoriche, ma anche l’attività del consorzio che ha l’obiettivo di mantenere in efficenza il reticolo. Da questo nasce l’obiettivo di arrivare a stilare un piano degli investimenti". Lo spunto arriva dal piano di salvaguardia della balneazione della Riviera Romagnola "con tutta una serie di opere – spiega l’ingegnere del gruppo Hera, Andrea Casadio – come l’adeguamento dei sistemi di trattamento e un analisi approfondita per la separazione delle reti bianche da quelle nere". Proprio su questo punto è intervenuto anche il consulente di Gaia, Gianni Fucci dato che "in merito alla rete delle acque bianche esistono dei tracciati a livello comunale, ma non si conoscono le caratteristiche geometriche cha facciano capire i fabbisogni. Non possiamo rimanere in una gestione delle reti nere e quelle bianche affidate alla casualità. Una situazione che va sanata".

"Serve un sistema di raccolta, acque nere e bianche, che ancora non fa parte del sistema idrico integrato – dice il direttore dell’Autorità idrica Toscana Alessandro Mazzei –. Stiamo parlando di 150milioni di euro di interventi di medio e lungo termine". Ricade così sulle spalle dei comuni la verifica "dell’abusivismo rispetto alle fognature bianche che vanno in quelle nere. I Comuni se ne dovrebbero occupare ma non hanno le strutture adeguate per farlo – conclude il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti –. Bisogna dare la forza a una società pubblica che grazie a risorse regionali, pnrr, fondi nazionali ed europei possa portare avanti un progetto strutturato. Poi dovremmo anche spiegare ai cittadini che il peso della bolletta sarà maggiore perché le risorse saranno prese anche all’interno della tariffa". Presenti anche Marco D’Oria e Maria Giovanna Tanda dell’università di Parma, Riccardo Grifoni della Regione Toscana, Saveria Bartelloni del Comune di Camaiore, Filippo Bianchi del Comune di Pietrasanta e Massimo Lucchesi del Consorzio di bonifica.