REDAZIONE MASSA CARRARA

Tremila tonnellate di alta tecnologia Il super modulo salpa per il Canada

Fhp ha imbarcato sulla nave ’Big lift barenz’ il macchinario assemblato nel grande yard di Nuovo Pignone

di Claudio Laudanna

Quasi 3mila tonnellate di acciaio e alta tecnologia oggi salperanno dal porto di Marina per raggiungere dopo 35 giorni di navigazione il Canada. Ieri intanto è stata una giornata di grande festa all’interno dello scalo carrarese con la Fhp che ha imbarcato sulla nave Big Lift Barenz il modulo più grande mai costruito in Toscana del peso di 2.800 tonnellate. Si tratta di un macchinario costruito e assemblato nel grande yard di viale Zaccagna da Nuovo Pignone-Baker & Huges e fa parte di un progetto energetico industriale che prevede la costruzione e la gestione di un terminale per la liquefazione, lo stoccaggio e il carico di gas naturale liquefatto nella Columbia Britannica.

Quello che partirà oggi è solo il primo di quattro di questi immensi macchinari e solo per il suo imbarco ha impiegato cento persone per oltre 70mila ore di lavoro. Tutto è partito da Bolloré che ha acquisito il lavoro di carpenteria di supporto marittimo dal cliente finale ed ha selezionato Fhp come partner per questa importante operazione. Il gruppo, che ha proprio a Carrara una delle sue sedi principali, ha prefabbricato queste grandi griglie nella sua officina officina meccanica di Fhp Lifting con il supporto delle squadre specializzate del terminal di Carrara. Sempre nell’officina meccanica di Lifting è stato prefabbricato tutto il necessario per il fissaggio sulla nave che è stato montato prima della partenza. Si tratta di un risultato importante per tutto il gruppo Fhp e per il porto di Marina più in generale e per questo ieri a salutare l’imbarco di questo colosso c’erano davvero tutti a cominciare dall’amministratore delegato della holding portuale Alessandro Becce e poi ancora il presidente dell’Autorità di sistema portuale Mario Sommariva, l’assessore allo Sviluppo economico Carlo Orlandi e poi il comandante della capitaneria di porto Antonio Masiello e i rappresentanti di tutte le ditte e le maestranze coinvolte.

"Il porto di Carrara ricopre un importante ruolo nelle strategie di sviluppo Fhp, vogliamo continuare a crescere nel project cargo insieme alle basi di Marghera e Monfalcone condividendo le nostre strategie e integrando servizi a valore aggiunto per i clienti – dice Becce - Anche nei traffici tradizionali Carrara sta riacquistando un ruolo di prim’ordine, facendo squadra con gli altri terminalisti per aumentare il valore che il porto genera in termini di traffici e di ricadute per il territorio. Basta d’altronde guardarsi intorno per vedere di cosa stiamo parlando. Su queste banchine non c’è solo questo grande modulo o blocchi di marmo, ma anche tubi d’acciaio o i container di Grendi, questo a dimostrazione di come questo porto sia vivo e in continua crescita".