MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Tre Oscar per The brutalist. Il tifo a Los Angeles per il film che parla apuano

Fra il pubblico anche Gualtiero Vanelli che ha ospitato il cast nella cava di Fantiscritti. Miglior attore Adrien Brody, miglior colonna sonora e miglior fotografia.

Adrien Brody ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista. Il film The brutalist, girato anche in città e alle cave,. si è aggiudicato la statuetta anche. per la colonna sonora e la fotografia

Adrien Brody ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista. Il film The brutalist, girato anche in città e alle cave,. si è aggiudicato la statuetta anche. per la colonna sonora e la fotografia

Le cave protagoniste alla notte degli Oscar al Dolby Theatre di Los Angeles. La pellicola ‘The Brutalist’ diretta da Brady Corbet girata tra un sito dismesso di Bettogli e Corso Rosselli ha vinto tre statuette. La scelta di girare alle cave è frutto dell’amicizia tra l’imprenditore del marmo Gualtiero Vanelli e il protagonista Adrien Brody, che con questo film vince il suo secondo Oscar come miglior attore. Le altre due statuette sono andate alla miglior fotografia (Lol Crawley) e alla miglior colonna sonora (Daniel Blumberg).

Quella tra Brody e Vanelli è un’amicizia che dura da tempo, e l’imprenditore apuano è volato a Los Angeles per applaudire l’amico due volte premio Oscar. Brody per le riprese del film lo scorso anno aveva telefonato a Vanelli per chiedergli di aiutare il regista Corbet a trovare una location adatta ad ambientare alcune scene del film.

La pellicola che dura più di tre ore e mezza racconta la storia dell’architetto ebreo ungherese László Tóth (Brody), emigrato negli Stati Uniti nel 1947. L’architetto terminata la Seconda guerra mondiale e sopravvissuto all’olocausto, emigra negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita. Una storia melodrammatica, esaltata dalla pellicola 70 mm e dalle musiche di Daniel Blumber. Un film drammatico che ripercorre la vita di questo artista tormentato, problematico, drogato e forse anche abusato che si trasferisce in America, lasciando l’amata moglie malata (Felicity Jones) in Europa.

In America inizialmente vive in povertà finché incontra un singolare mecenate tanto pieno di sé quanto poco intelligente (Guy Pearce), che gli dà un incarico importante che potrebbe finalmente riscattarlo. Al contrario è solo l’inizio di un’odissea piena di alti e bassi. Il film aveva conquistato pubblico e critica già prima della serata al Dolby Theatre vincendo tre Golden Globes e il Leone d’Argento per la regia a Venezia.

La scelta di girare parte del film nelle cave di marmo non fa che confermare l’appeal che i bacini marmiferi esercitano nel mondo del cinema e della pubblicità. ‘The Brutalist’ è solo l’ultimo film girato alle cave, una processione di telecamere che continuamente riprendono i siti dove viene estratta la pietra naturale più famosa al mondo per farne cornice di film, spot e videoclip musicali.